Colleferro, il sindaco denuncia le carenze dell’Ospedale: “i pazienti sono al sicuro?”

“Non sappiamo nemmeno che fine abbiano fatto i lavori approvati tempo fa per il reparto di medicina” dichiara il primo cittadino

Pronto Soccorso dell'ospedale di Colleferro

Cresce la preoccupazione per la situazione dell’Ospedale di Colleferro, con il Sindaco che denuncia gravi carenze di personale e infrastrutture, puntando il dito contro la gestione della Asl Rm5.La cortina di ferro, che la nuova commissaria della Asl Rm5 ha costruito attorno alla sede di Via Acquaregna, ci impedisce di comprendere quali siano i piani“, ha dichiarato.

Cardiologia: medici insufficienti

La situazione della cardiologia però ci preoccupa sul serio– sottolinea il Sindaco perché dei nove medici che dovrebbero essere in servizio oltre al primario, ve ne sono in realtà solo quattro e tra un mese esatto ve ne saranno solo tre“. Una carenza che sul lungo termine potrebbe portare alla chiusura dell’intero reparto, continua il primo cittadino: ” A meno che non si stia pensando a chiudere la cardiologia, non è dato sapere come si voglia procedere per risolvere il problema“.

Emergenza anche in altri reparti

La situazione non è migliore in otorinolaringoiatria, dove, oltre all’assenza di specialisti per il turno notturno, manca persino una caposala. “Ci chiediamo come potrà contribuire alla sicurezza dell’Ospedale la nuova risonanza magnetica se non ci sarà il personale?“, ha aggiunto il primo cittadino.

Infrastrutture inadeguate

Oltre alle carenze di personale, persistono problemi strutturali. “Non sappiamo nemmeno che fine abbiano fatto i lavori approvati tempo fa per il reparto di medicina che ha ancora le camerate a quattro letti con il bagno fuori, come negli ospedali da campo delle zone di guerra“, ha denunciato il Sindaco, Pierluigi Sanna.

Di fronte alla sordità della Asl, il Sindaco invita alla mobilitazione: “occorrerà trovare forme nuove di confronto, magari attraverso le commissioni consiliari permanenti in consiglio comunale, in assemblee popolari e pubbliche o ripetendo manifestazioni di protesta, come abbiamo già fatto anni fa“.

Nonostante le difficoltà, il Sanna ha voluto esprimere la sua vicinanza al personale sanitario. “I primari, i professionisti, tamponano come possono, tentano stoicamente di sopperire alla mancanza di specialisti, mentre qualcuno di questi già scappa da un luogo che sta a cuore a tutti noi e che non possiamo non difendere, non possiamo non cercare di rendere attrattivo, come sempre abbiamo fatto“.

“I cittadini devono sapere”

Pierluigi Sanna, conclude con un appello alla trasparenza: “Come prime autorità sanitarie abbiamo il dovere di vigilare e di rendere pubblico quanto sta accadendo perché i cittadini debbono sapere“.

L’attesa ora è tutta rivolta alla Asl Rm5, chiamata a fornire risposte concrete per affrontare una situazione che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario locale.