Colleferro rende omaggio a Giorgio La Pira e il suo impegno per la pace e il progresso

A 120 anni dalla nascita, Giorgio La Pira rimane una figura centrale nella storia politica e sociale italiana

Giorgio La Pira

Giorgio La Pira

A 120 anni dalla sua nascita, la figura di Giorgio La Pira, conosciuto come il “sindaco santo”, continua a risuonare con forza nella memoria collettiva italiana. Sabato 15 giugno, il Comune di Colleferro ha voluto celebrare questo straordinario personaggio con un convegno intitolato “Giorgio La Pira, un sindaco nella storia. Visioni di pace e progresso”.

L’evento, al Mercato Coperto di Via Sobrero, vede la partecipazione del sindaco Pierluigi Sanna, dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, del Presidente della Fondazione Giorgio La Pira, Patrizia Giunti, e del giornalista e saggista Claudio Sardo. Modera la giornalista Claudia Conte.

La vita e l’impegno di Giorgio La Pira

Nato il 9 gennaio 1904 a Pozzallo, in provincia di Ragusa, Giorgio La Pira si trasferì presto a Firenze, dove intraprese studi giuridici e divenne professore universitario. La sua carriera politica iniziò nel dopoguerra, quando fu eletto deputato all’Assemblea Costituente nel 1946, contribuendo alla stesura della Costituzione Italiana. La Pira è ricordato soprattutto per il suo mandato come sindaco di Firenze, carica che ricoprì dal 1951 al 1957 e di nuovo dal 1961 al 1965.

Sindaco di Firenze

Come sindaco, La Pira si distinse per la sua visione innovativa e il suo impegno a favore dei più deboli. Fu un promotore instancabile di politiche sociali, lavorando per garantire alloggi dignitosi ai senza tetto, migliorare le condizioni di lavoro e promuovere l’istruzione e la cultura. La sua amministrazione è ricordata per aver affrontato con coraggio le emergenze abitative, utilizzando anche edifici storici per ospitare le famiglie bisognose. E questo suo slancio pratico e umanitario gli valse il soprannome di “sindaco santo”.

Visioni di pace e progresso

La Pira fu anche un fervente promotore della pace e della cooperazione internazionale. Durante la Guerra Fredda, organizzò a Firenze incontri e convegni che riunirono personalità politiche e religiose di tutto il mondo, con l’obiettivo di promuovere il dialogo e la comprensione reciproca. La sua visione di una politica internazionale basata sulla giustizia e sulla solidarietà umana è ben rappresentata dal suo impegno nei Colloqui Mediterranei, che miravano a favorire la pace tra i popoli del bacino del Mediterraneo.

L’eredità spirituale e politica

Oltre al suo impegno politico e sociale, La Pira era un uomo di profonda fede cattolica. La sua spiritualità influenzò fortemente il suo impegno politico, che vedeva come un servizio agli altri e un mezzo per realizzare il bene comune. La sua figura è stata riconosciuta anche dalla Chiesa cattolica, che ha avviato il processo di beatificazione.

Il Convegno di Colleferro

Il convegno organizzato dal Comune di Colleferro offre un’importante occasione per riflettere sull’eredità di Giorgio La Pira e sulla rilevanza delle sue idee nel contesto contemporaneo. Il sindaco Pierluigi Sanna sottolinea l’importanza di ricordare figure come La Pira, che con il loro esempio di dedizione e integrità possono ispirare le nuove generazioni.

A 120 anni dalla nascita, Giorgio La Pira rimane una figura centrale nella storia politica e sociale italiana. Il suo impegno per i diritti dei più deboli, la sua visione di pace e progresso e la sua profonda fede continuano a ispirare e a offrire preziosi insegnamenti. La celebrazione di Colleferro non solo ha rende omaggio a un grande uomo, ma rinnova anche l’invito a seguire il suo esempio di servizio pubblico e dedizione al bene comune.