Colleferro (Rm), Revamping: Sanna si sdraia in strada davanti al camion
Il Sindaco Sanna si è sdraiato a terra, per protestare ed evitare che il mezzo pesante faccia il proprio ingresso nella struttura. I cittadini rimarranno in presidio tutta la notte assieme al sindaco
E' arrivato il camion che trasporta il materiale necessario al revamping degli inceneritori a Colleferro. Il Sindaco Pierluigi Sanna si è sdraiato a terra, in strada, per protestare ed evitare che il mezzo pesante faccia il proprio ingresso nella struttura. Sono minuti di fermento nella zona del presidio. Il carico speciale è arrivato intorno alle 19:00. Sul posto si sono recati in massa i cittadini di Colleferro e della Valle del Sacco, i Sindaci di Paliano, Valmontone, Genazzano, Piglio e Serrone, e i rappresentanti istituzionali dei comuni di Labico e Carpineto Romano, oltre ai rappresentanti delle associazioni, che stanno testimoniando la propria solidarietà al Sindaco, ribadendo con fermezza il loro no al revamping.
Secondo le prime indiscrezioni, sembrerebbe che il trasporto eccezionale da 35 tonnellate, lungo oltre 16 metri contenenga pezzi della caldaia degli inceneritori che da qualche mese sono interessati dai lavori di revamping decisi dalla proprietà (Regione Lazio attraverso Lazio Ambiente per il 160%, Ama per il 40%, socio di minoranza di Ep Sistemi).
Dopo un paio d'ore di trattativa tra il sindaco e i suoi legali e la Polizia Stradale, l'autista del trasporto eccezionale ha fatto retromarcia. Non si tratta di un “dietrofront”, ma in ogni caso l’indietreggiamento rappresenta (almeno per il momento) una vittoria simbolica di quanti si stanno opponendo al Revamping. Un gesto che, accompagnato dal suono delle campane delle 20, è suonato come una prima vittoria per i cittadini da mesi in mobilitazione. Il mezzo, ora fuori dalla città, non è l'unico in arrivo. Sono infatti attesi altri quattro camion, ma il numero resta incerto.
"Io ho fatto semplicemente il mio dovere, coerentemente con la mia storia personale e con il mandato elettorale- ha spiegato Sanna all'agenzia di stampa Dire- Abbiamo utilizzato tutti i mezzi che avevamo a disposizione per fermare gli inceneritori di Colle Sughero. Noi due anni fa abbiamo vinto le elezioni coerentemente con quello che pensava la popolazione. La popolazione pensava che non si dovesse più utilizzare l'incenerimento come metodo per lo smaltimento dei rifiuti, per questo hanno eletto me e non qualcun altro.
Ce l'abbiamo messa tutta e la battaglia non l'abbiamo ancora vinta ma è chiaro che oggi la situazione è diversa dal passato. Oggi- ha aggiunto- la comunità e non solo me, ma anche gli altri sindaci, non vogliono il revamping. Non lo vogliamo perché non abbiamo mai considerato sicuro questo sito, scelto allora dal sindaco Moffa in pieno centro abitato e in cui è certificato anche da documentazioni protocollate in municipio la presenza del cromo esavalente sotto l'impianto, una sostanza mutogena e cancerogena per cui ho già presentato un esposto in Procura a cui ne seguirà un altro più circostanziato al Noe".
"Siamo arrivati all'apice di una mobilitazione che in questo territorio dura da anni- ha spiegato alla Dire il presidente della Rete per la tutela della Valle del Sacco, Alberto Valleriani- O bloccano definitivamente la riaccensione di questi inceneritori oppure troveranno la comunità e i sindaci qui davanti. Siamo alla resa dei conti, la fine dei giochi".
E sulle oltre 100 persone accorse in presidio con il tam tam social Valleriani ha aggiunto: "Il fatto che siano venute qui tante persone significa che dopo quello che è stato seminato nel tempo ora dobbiamo raccogliere i frutti. Abbiamo messo in campo manifestazioni e iniziative di ogni genere, ultimamente molto partecipate. Significa che la cittadinanza ha preso consapevolezza, è informata su quello che sta avvenendo e partecipa".
Cittadini, comitati, associazioni rimarranno in presidio tutta la notte, assieme al sindaco, per controllare che non passi alcun mezzo.