Colleferro, Valle del Sacco: “Acque inutilizzabili nei campi”
Lo ha detto il sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Travaglini alla Commissione Parlamentare d’inchiesta
Le acque della Valle del Sacco sono ancora inutilizzabili per scopi agricoli. Finché "l'acqua del fiume non sarà utilizzabile non sarà possibile industrializzare l'area". Lo ha detto il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Velletri, Giuseppe Travaglini, durante un'audizione avvenuta questo pomeriggio alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. La problematica è risalente alla fine degli anni Ottanta, in seguito alla produzione di un pesticida, il lindano, da parte di un''azienda del luogo.
La zona di Colleferro "presenta situazioni significative – ha proseguito Travaglini – perché oltre ad aziende chimiche e aerospaziali, sono presenti grosse discariche e due termovalorizzatori". Tra le criticità emerse nell''audizione, le poche risorse a disposizione della Procura: "Solo dodici gli uomini del Corpo Forestale a disposizione su un territorio che conta 650mila abitanti", ha proseguito. Travaglini, infine, ha sottolineato che molte inchieste – tra le quali quelle sull' inceneritore di Colleferro e la discarica di Roncigliano – sono dal 2008 di competenza della Procura di Roma. Da allora la Procura di Velletri si occupa solo di problematiche di tipo amministrativo.