Cronaca

Roma. Via Colombo, truffe in scooter: danneggiano le auto e poi chiedono i danni

Nuove truffe sulla via Cristoforo Colombo, a Roma. Continuano i tentativi di frode segnalati nelle ultime settimane dagli automobilisti. I conducenti delle auto in questa calda estate si trovano spesso bloccati nel traffico della Colombo, diretti verso il mare o verso la Capitale.

Come raccontano i testimoni, una coppia in sella a uno scooter sfreccia in zig zag tra le auto ferme. Apparentemente nulla di strano, ma poi in seguito arriva l’imbroglio. La coppia finge di essere stata colpita dall’auto, e ne segue una richiesta di risarcimento. Solitamente è uno specchietto rotto oppure una strisciata sulla fiancata del motorino. Un cerchio o un manubrio rotto, fino ad accusare l’automobilista di un volontario tentativo d’investimento.

Una decina di segnalazioni sono state anche postate sui social, dove gli automobilisti mettono in guardia chiunque si trovi a percorrere la strada più frequentata di Roma. L’ultima arriva da Federico che segnala nel suo post di aver subito danni alla sua auto.

Coppia in scooter truffa gli automobilisti

Le zone più strategiche dove avvengono le truffe sono Casal Palocco e Infernetto, soprattutto all’altezza dell’incrocio di via Pindaro e via Ermanno Wolf Ferrari. La scelta dell’incrocio è strategica, poiché consentirebbe ai truffatori di poter scappare facilmente. Inoltre, anche la decisione di agire in una strada trafficata come la Colombo ha le sue motivazioni, giacché darebbe la possibilità alla coppia di potersi mimetizzare facilmente tra la schiera di auto e moto.

Tuttavia, un modo per allontanare i due criminali c’è. Infatti, tra le varie testimonianze emerge anche una storia a lieto fine, dove una vittima, minacciando di chiamare la polizia locale, è riuscita ad allontanare i due malviventi.

Un finale diverso, invece, ha avuto chi si è rifiutato di pagare i danni, scatenando come effetto contrario la furia dei truffatori che hanno ulteriormente danneggiato il veicolo del conducente.

Una volta raccolte le testimonianze le forze dell’ordine hanno invitato le vittime ad effettuare le denunce verso ignoti, e soprattutto a fornire un identikit il più dettagliato possibile e a individuare anche la targa della moto su cui viaggiava la coppia. Tutto questo è fondamentale per consentire l’acceleramento delle indagini e l’avvio dello stato di fermo.

Redazione

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