Comunali Roma. Michetti e Gualtieri, le ultime parole prima del ballottaggio

Ieri, 15 ottobre, si è conclusa, per entrambi i candidati al ballottaggio, la maratona di campagna elettorale

Enrico Michetti e Roberto Gualtieri

Enrico Michetti e Roberto Gualtieri

Si è conclusa per entrambi i candidati al ballottaggio la maratona della campagna elettorale per la poltrona da sindaco a Palazzo Senatorio, ora la palla passerà ai cittadini che voteranno il 17 e 18 ottobre.

Piazza del popolo per Gualtieri sindaco

Conclusione campagna elettorale Gualtieri, Piazza del popolo

Nel pomeriggio di ieri (16 ottobre, ndr) a Piazza del popolo erano circa 5mila i cittadini presenti per la chiusura della campagna elettorale di Roberto Gualtieri. Al centro del discorso del candidato sindaco c’è stata la volontà di far ritornare a splendere Roma come una volta. “Dobbiamo tornare a essere protagonisti nelle grandi sfide del cambiamento, della concezione stessa di come essere una città. Faremo un patto per lo sviluppo e l’occupazione”. Uno sviluppo che secondo Gualtieri deve puntare sull’innovazione tecnologica e digitale.

Inoltre, tra le parole dell’ex parlamentare europeo, traspare l’esigenza che la città di Roma ritorni a cooperare con le maggiori città europee, poiché è una delle vie da perseguire per garantire il progresso.

Temi centrali, oltre a quello dei rifiuti e delle infrastrutture, sono stati il lavoro, il sostegno alla ripresa delle imprese e gli incentivi per l’occupazione giovanile. Inoltre, i giovani saranno anche i protagonisti, oltre gli anziani, nella creazione degli spazi collettivi e dei centri addetti al sociale.

Infine, non poteva non mancare il tema green: uno dei focus dell’intera campagna elettorale del centrosinistra, supportato da Roma futura e dalla lista della Sinistra ecologica. Infatti, la nostra capitale dovrebbe essere un esempio e un modello da seguire per l’intero Paese soprattutto per ciò che concerne le politiche green.

Questa visione è sostenuta fortemente anche da tutto il contesto politico nazionale e internazionale: incrementare gli incentivi e lo sviluppo sostenibile non soltanto è uno degli obiettivi posti dall’ONU con l’Agenda 2030, ma è stato anche uno dei punti sottolineati dal presidente del consiglio Mario Draghi nella bozza del nuovo decreto legge sul fisco.

Durante il comizio, sono saliti sul palco, a sostegno di Gualtieri sindaco, tutti i presidenti dei Municipi di Roma Capitale in cui il centrosinistra è riuscito ad andare al ballottaggio con il centrodestra.

Certamente non poteva mancare l’appoggio del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, che ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente l’ex ministro dell’Economia: “Grazie Roberto! Fino a tre mesi fa niente era scontato, ma siamo riusciti a unirci. La Roma che amiamo sta combattendo. Ora è giunta l’ora dell’impegno finale per la vittoria di queste elezioni. Tutte e tutti siamo chiamati a un impegno straordinario: combattere per Roma”.

“Vogliamo togliere alla città la sensazione di paura e sostituirla con la speranza – ha proseguito Zingaretti – parliamo all’orgoglio di Roma”. Per raggiungere questo obiettivo è importante una partecipazione attiva dei cittadini: bisogna adempiere al proprio diritto di voto per essere “coprotagonisti di un’avventura che cambi questa città. Ogni energia che avrò nei prossimi 5 anni sarà per il rilancio della Capitale. Roma tornerà a funzionare e a recuperare il grande ruolo che merita di grande Capitale. Insieme ce la faremo”, ha concluso il presidente della Regione Lazio.

L’intervento di Gualtieri termina con un ringraziamento speciale a tutti i cittadini che l’hanno votato, ma anche a chi non lo ha fatto. Piene di speranza e auspicanti di vittoria sono le sue ultime parole: “Ho una buona sensazione. Parlando con le persone in diversi mi hanno detto di non aver votato al primo turno ma che ora lo faranno. Speriamo”.

Piazza Campo dei fiori per Michetti

Conclusione campagna elettorale Enrico Michetti, Campo dei fiori

Anche il centrodestra ieri è stato protagonista della conclusione della campagna elettorale per il sindaco di Roma. A testa alta prende la parola a Campo dei fiori il candidato sindaco Enrico Michetti, che al primo turno aveva ottenuto il 30,1% dei voti.

“Io in questa campagna elettorale ho capito tante cose. Ho capito che in questa città c’è tanto affetto, tanta voglia di rinascere e risorgere. Ci sono tante persone per bene. “La sinistra non ha paura che vinciamo, ma che governiamo bene. Andiamoci a riprendere il Campidoglio” afferma il candidato del centrodestra.

Un punto centrale nel programma del centrodestra sono gli incentivi del PNRR e il Giubileo del 2025, due tematiche che secondo Michetti sono state tralasciate dagli altri candidati.

Sul palco, oltre ai vari candidati presidenti dei municipi, sono saliti Vittorio Sgarbi e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Quest’ultima non si è fatta sfuggire l’opportunità di rinvangare, durante il suo intervento, l’indegnità dell’intera campagna elettorale. Invece, per quanto riguarda il leader della Lega Matteo Salvini, la sua “presenza” si è limitata alla video-call, mentre Silvio Berlusconi ha deciso di fare il suo incoraggiamento tramite collegamento telefonico. Quest’ultimo ha colto l’occasione per dare attenzione all’importanza che i cittadini hanno, in quanto parte attiva, in questa scelta: “non è possibile che in una democrazia avanzata come la nostra la metà degli elettori resti a casa. E per di più che questi elettori siano per la maggior parte gli elettori del centrodestra”.

Chi appoggia Michetti e chi Gualtieri

Al momento l’unico tra i candidati sindaco di Roma ad aver dato il suo endorsement è Carlo Calenda, che ha riposto pubblicamente la sua fiducia per Gualtieri. Per quanto riguarda Virginia Raggi invece, non è pervenuta alcuna dichiarazione. L’ormai ex sindaca ha deciso di perseguire la via della neutralità, scegliendo di non voler dare nessuna indicazione ai suoi elettori. Infatti, entrambi i candidati al ballottaggio sono stati incontrati al Campidoglio, senza esprimere nessun favoritismo.

Diversa invece è la posizione di Giuseppe Conte, Matteo Renzi e l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Per il leader del M5S non sembra esserci alcun dubbio sulla scelta: “Conosco il valore di Gualtieri”, mentre “Michetti non mi dà nessuna affidabilità per quel poco che ho visto e per le forze politiche che lo appoggiano. Io voterò per Gualtieri, ma non sto dicendo che il Movimento 5 Stelle deve votare Gualtieri, i voti non sono pacchetti da spostare”.

Stessa linea viene presa dal leader di Italia Viva Matteo Renzi che dichiara di aver sostenuto Calenda al primo turno, ma che al ballottaggio non ha alcun dubbio: “Tra Gualtieri e Michetti, tra un europeista convinto e un candidato scelto dalla leader di un partito antieuropeista, tra chi ha detto un sì convinto al vaccino e un boh vax, io non ho alcun dubbio: quindi Italia Viva è fortemente impegnata per la vittoria di Roberto Gualtieri al secondo turno delle amministrative. Noi votiamo Gualtieri e ci impegniamo a dare una mano alla vittoria del suo schieramento”.

Si discosta dai due leader Gianni Alemanno che sceglie di sostenere Michetti: “La scelta di un candidato civico può essere valida nel caso di Michetti perché è una persona che ha quella capacità di fare legata al dominio della burocrazia. Come ex sindaco mi ricordo che il problema predominante era dominare la burocrazia. Michetti ha questa virtù, è specializzato proprio in questo. Al secondo turno Michetti ce la può tranquillamente fare. Tutto è legato al rapporto diretto che lui riesce a creare con il popolo. Ha un grado di empatia e amore popolare che, obiettivamente, Gualtieri se lo sogna. Se Michetti riesce a esprimere questo, convince”.

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