Accusati di essere responsabili di tredici attentati tra il 2010 e il 2013 nella zona dei Castelli Romani, i due anarchici Gianluca Iacovacci e Adriano Antonacci sono stati condannati oggi con rito abbreviato rispettivamente a 6 anni e a 3 anni e 8 mesi di reclusione.
I due si sono resi protagonisti di atti aggressivi che vanno all'incendio al furto aggravato, dal deturpamento all'imbrattamento, contro le sedi di Eni, Enel, istituti di credito come la Deutsche Bank di Frascati e negozi come la pellicceria “Alban Pelle” di Albano Laziale, firmandosi con la lettera A iscritta in un cerchio, simbolo degli anarchici.
Entrambi sono detenuti in un carcere fuori Roma e oggi hanno seguito il processo in videoconferenza. A infliggere la condanna il giudice per l'udienza preliminare Simonetta D'Alessandro, che si è riservata di decidere sulla richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa dei due imputati. Mentre si svolgeva l'udienza nel corridoio davanti all'aula alcuni manifestanti hanno lanciato slogan, sollecitando la liberazione di Antonacci e Iacovacci.
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