“Ogni volta che lo Stato è in difficoltà, qualcuno non proprio informato, rilancia l’idea di un condono edilizio. All’onorevole Matteo Salvini, il riferimento è puramente voluto, vorrei ricordare che sono oltre 4 milioni le domande di condono edilizio presentate dal 1985 che giacciono sospese negli uffici comunali italiani da 35 anni. Prima di parlare della pace edilizia, proposta dal leader della Lega, si dovrà pianificare l’istruttoria delle vecchie istanze”.
E’ quanto dichiara il prof. Sandro Simoncini, urbanista e docente a contratto di economia delle imprese all’Università Uninettuno. “Al leader della Lega – continua Simoncini – suggerisco di fare un tweet ribadendo che nelle casse dello stato mancano oltre 19 miliardi di euro derivati dalle pratiche di condono inevase”.
“L’eventuale ulteriore sanatoria edilizia – conclude Simoncini – non può far parte di uno slogan, ma andrebbe pianificata con molta attenzione, visto l’impegno che ora più che mai è necessario rivolgere all’ambiente e al consumo di suolo la cui proposta di legge, continuamente rimbalzata tra Camera e Senato, è ferma sul tavolo del Governo da oltre 4 anni”.
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