Confcommercio: a Roma ci sono 20 mila abusivi
Tutti i dati dell’abusivismo e della contraffazione nella Giornata Nazionale della Confcommercio
Giornata di mobilitazione nazionale sulla legalità promossa da Confcommercio: l'abusivismo commerciale causa perdite per 8,8 miliardi, quello nel turismo costa 5,2 miliardi e la contraffazione "pesa" per 3,3 miliardi. Il fatturato dei prodotti contraffatti è stimato in circa 6,5 miliardi e a rischio chiusura sono 43 mila imprese.
Tra abusivismo e contraffazione il settore del commercio al dettaglio, bar e ristorazione si vedono sottrarre complessivamente 17,2 miliardi di euro all'anno di fatturato, per una perdita di imposte dirette e contributi pari a 1,5 miliardi. E' quanto emerge da un'elaborazione dell'ufficio studi di Confcommercio nell'ambito della giornata di mobilitazione nazionale "Legalità, mi piace". Nel dettaglio, l'abusivismo commerciale (sede fissa e ambulante) causa perdite per 8,8 miliardi, pari al 4,9% del fatturato regolare. L'abusivismo nel turismo (bar e ristorazione) costa invece 5,2 miliardi nel 2013, poco più del 10% del volume d'affari del settore. La contraffazione costa invece 3,3 miliardi.
Il fatturato dei prodotti contraffatti è stimato in circa 6,5 miliardi di euro nel 2013, secondo quanto indica invece una ricerca Censis-Confcommercio: il 76% dei prodotti contraffatti è concentrato nelle voci di spesa per abbigliamento e accessori, prodotti audiovisivi (cd e dvd) ed inoltre prodotti alimentari e bevande. Confcommercio stima una perdita di 8,8 miliardi di euro, pari al 4,9% del fatturato regolare, a causa del fenomeno dell'abusivismo commerciale.
Gli esercizi commerciali abusivi-irregolari con sede fissa arrivano al 4,2%, quelli in aree pubbliche o mercati arrivano al 19,4% da cui deriva una media ponderata del 7,1%. Ma l'abusivismo colpisce molto di più il Mezzogiorno, dove la percentuale arriva all'11,6% tra Sud e Isole, quindi più del doppio che al Nord. Dalla stessa indagine si scopre poi che a causa dell'illegaltà rischiano di sparire 43mila negozi regolari all'anno assieme a 79mila lavoratori regolari.