Configni (Ri), arrampicatore precipita dalla parete di falesia: attivato il CNSAS
L’infortunato, originario di Firenze ma residente a Roma, è caduto durante la scalata da un’altezza di circa sei metri
Nel pomeriggio di oggi 11 maggio è stato attivato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) per un arrampicatore precipitato alla falesia di Configni, piccolo comune della provincia di Rieti. L’infortunato, originario di Firenze ma residente a Roma, è caduto durante la scalata da un’altezza di circa sei metri. Sul posto sono rapidamente convogliate una squadra di terra partita dall’Umbria e l’eliambulanza della Regione Lazio con a bordo il tecnico di elisoccorso, il medico e l’infermiere del 118.
Una volta giunti sul posto e valutata la strategia di evacuazione, il ferito è stato rapidamente stabilizzato e imbarellato. A causa della fitta vegetazione è stato necessario aprirsi un varco lungo 30 metri e spostare la barella a spalla per poter raggiungere una piazzola adatta all’evacuazione con il verricello. Condotto a bordo dell’elicottero il paziente è stato subito elitrasportato all’ospedale di Rieti per ricevere le cure necessarie. Sul posto anche i Carabinieri e i Vigili del Fuoco.
Falesia di Configni
Il borgo montano di Configni giace ai piedi del Monte Cosce, ai confini della Regione Lazio con l’Umbria. La falesia di Configni è immersa nel verde della Sabina, alle pendici orientali del Monte Cosce (1.114 metri). La roccia calcarea, lavorata e plasmata da acqua e vento, presenta una notevole varietà strutturale: placche, tacche, buchi, strapiombi offrono circa 60 vie di arrampicata, ce n’è per tutti i gusti. Malgrado l’altitudine e la massima parte delle pareti siano coperte dalla vegetazione e dagli alberi, in estate è possibile arrampicarsi solo dopo le ore 14:00 quando inizia ad andare in ombra.