Un feto di gomma in un sacchetto di plastica, accompagnato da un biglietto dove si legge: "Hai tra le mani la riproduzione di un bambino alla decima settimana di gravidanza". È uno dei gadget distribuiti, previa libera offerta, nello stand di Pro Vita al Wcf, il Congresso Mondiale delle famiglie di Verona. "Michele, 10 settimane nel grembo materno- si legge ancora sul biglietto- Gli abbiamo dato un nome, Michele. Per la legge italiana sull'aborto si può terminare la vita del bambino entro la tredicesima settimana di gestazione ma anche oltre. Quindi Michele può essere ucciso. Michele rappresenta tutti i bambini nel grembo materno che non possono ancora far sentire la loro voce. Aiutaci a salvare Michele!". (Fla/Dire)
E Massimo Gandolfini, presidente del Family Day, stamattina aveva detto: "L'aborto è l'uccisione di un bambino in utero, non è che lo definisco io così ma questa è la realta biologica".
Con pochi step potrai preparare una buonissima torta light, ideale anche per chi è a…
Il minestrone è l'alimento più salutare di tutti ma può anche diventare dannoso se commetti…
Sono in corso le indagini dei Carabinieri per dare un nome ai due fuggitivi
Con questo trucco facile ed economico puoi dire addio definitivamente ai cattivi odori. La tua…
Se ami l'aria pulita, la buona tavola, e le passeggiate in mezzo alla natura non…
Guai in vista per Alfonso Signorini, dopo l'eliminazione della concorrente Helena, ora rischia davvero grosso. …