“In riferimento alla situazione della terza torre dello studentato di via Cesare De Lollis, si rende noto che la struttura nei prossimi giorni rientrerà nelle disponibilità di Laziodisu. Inoltre il prossimo 5 dicembre scadrà la procedura di evidenza pubblica per la fornitura dei nuovi mobili necessari ad arredare le stanze. Dopo l’apertura delle buste sarà dunque possibile in pochi giorni individuare il soggetto vincitore della gara, che avrà un mese di tempo per la consegna dei mobili, e pochi ulteriori giorni per il montaggio. Sulla base di questo crono-programma, Regione Lazio e Laziodisu si impegnano a consegnare i 100 alloggi della terza torre dello studentato, attualmente oggetto di occupazione, entro il 1 febbraio 2014.
Laziodisu ha individuato i beneficiari aventi diritto in una graduatoria che sarà pubblicata oggi stesso sul sito dell’ente. Attualmente questi studenti risiedono presso altri alloggi, ma la loro prima scelta, indicata al momento della richiesta, era stata De Lollis ed è giusto che, data la posizione ottenuta in graduatoria, siano loro gli assegnatari delle residenze disponibili nella terza torre dello studentato. Ci sono quindi altri 100 beneficiari (anche questa lista sarà pubblicata) pronti a sostituirli nelle loro attuali dislocazioni. La consegna dei locali a fine gennaio è però subordinata alla fine dell’occupazione dello studentato. Ogni giorno in più di occupazione ritarda l’iter previsto. E’ necessario infatti effettuare un collaudo che può essere svolto soltanto con i locali sgombri, ultimare alcuni interventi, effettuare la stima di eventuali danni prodotti durante l’occupazione all’interno dell’immobile, svolgere una pulizia e disinfestazione, concludere l’arredamento con la consegna e il montaggio dei mobili. Per effettuare queste operazioni e garantire agli aventi diritto la possibilità di prendere possesso dei locali entro il primo febbraio è dunque imprescindibile che l’occupazione termini immediatamente ed evitare che la protesta degli occupanti danneggi i legittimi aventi diritto.
L’occupazione di locali è sempre un atto che viola la legalità, di conseguenza non condivisibile. Tuttavia sono state ascoltate con attenzione le ragioni che avevano mosso gli studenti e le organizzazioni protagoniste della protesta. Oggi quelle motivazioni, anche grazie alle sollecitazioni studentesche, sono di fatto superate. Riteniamo dunque da irresponsabili impedire la piena esigibilità dei diritti degli studenti assegnatari, soprattutto se questo impedimento avviene ad opera di organizzazioni, come Link e collettivi, che dovrebbero avere a cuore i temi dei servizi e della giustizia sociale a partire dalle condizioni degli studenti meno abbienti.
A ognuno la propria responsabilità: la Regione sta investendo tutte le energie possibili, in un difficile quadro di bilancio, per innovare e migliorare il diritto allo studio, determinando fatti e atti concreti, fornendo primi segnali.
Per quanto riguarda le borse di studio dell’anno accademico 2013/14 in prima assegnazione ci saranno 1.116 vincitori in più. Siamo certi che studenti e organizzazioni protagoniste della protesta sapranno cogliere, nella totale autonomia delle parti, l’occasione di dialogo e cambiamento: qualità dei servizi, cogestione, nuova legge sul diritto alla conoscenza sono già al centro dell’azione di governo della Regione Lazio, che potranno essere condivise con chi ha a cuore l’equità e il miglioramento dei servizi, mentre è ferma la condanna di ogni forma di prevaricazione effettuata ai danni degli studenti”.
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