Termina con la sentenza n.50/14 della Corte Costituzionale, uscita oggi, uno scempio legislativo durato quasi tre anni perpetrato, a danno dei piccoli proprietari di casa, da uno Stato sempre più a caccia di soldi.
Il decreto 23/2011 che prevedeva, in caso di mancata registrazione nel termine di 30 gg dalla stipula oppure non registrati o registrati parzialmente, sia nuovi che vecchi, la determinazione ex lege di un nuovo contratto di 4+4 anni ad un canone risibile non c'è più in quanto dichiarato incostituzionale.
A questo punto si aprono scenari poco rosei per tutti coloro che, fidandosi delle lusinghe dell'Agenzia delle Entrate, hanno approfittato del ghiotto decreto per ottenere da questa contratti che adesso valgono come carta di giornale.
Al contrario un pò di giustizia è stata resa ai proprietari di casa che erano stati di fatto quasi espropriati dei loro appartamenti.
Avv. Paolo Cotronei
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