Coordinamento Ambientale di Anagni e di Colleferro contro il Polo Logistico Cangiano San Bartolomeo

Le associazioni e i comitati del Coordinamento Ambientale di Anagni, supportati anche dai gruppi di Colleferro, hanno intrapreso una serie di azioni legali e amministrative per fermare il progetto

Area naturale cangiano San Bartolomeo

Area Naturale San Bartolomeo (Anagni)

L’11 agosto 2024, il Coordinamento Ambientale di Anagni ha lanciato un duro attacco contro il progetto del Nuovo Insediamento Logistico di Cangiano San Bartolomeo, definendolo non solo un “schiaffo” ma un vero e proprio “sfregio” al territorio e alla comunità locale. San Bartolomeo è una frazione del Comune di Anagni, in provincia di Frosinone.

La polemica si accende in vista del prossimo Consiglio Comunale, convocato per il 13 agosto, durante il quale si voterà per l’approvazione del Rapporto Ambientale del progetto, un’operazione che, secondo i gruppi ambientalisti, rappresenta una grave violazione degli impegni presi dall’amministrazione in merito alla tutela del territorio.

La contraddizione dell’Amministrazione Natalia

Nel novembre del 2023, la Giunta guidata dal sindaco Natalia aveva adottato una delibera (n. 35 del 23-11-2023) che indicava come priorità la “tutela dell’attività agricola, del paesaggio e dell’ambiente”, con l’obiettivo di evitare ulteriore consumo di suolo attraverso iniziative di “Rigenerazione Urbana”.

Tuttavia, il Coordinamento Ambientale accusa l’amministrazione di aver tradito questi impegni, orientando le sue decisioni verso progetti che, al contrario, compromettono gravemente il territorio. Tra questi, oltre al Polo Logistico di Cangiano San Bartolomeo, vengono citati anche parchi fotovoltaici, mega biodigestori e altri interventi a discapito di terreni agricoli preziosi.

Il Consiglio Comunale di Ferragosto: una mossa strategica?

Il prossimo Consiglio Comunale, fissato con urgenza per il 13 agosto, in pieno periodo di feste patronali e vacanze estive, è visto dai comitati ambientalisti come una mossa strategica per approvare il progetto senza un adeguato coinvolgimento della cittadinanza.

La data scelta, infatti, rischia di limitare la partecipazione pubblica e di ridurre la visibilità del dibattito, in un momento in cui molti residenti potrebbero essere fuori città o distratti dalle festività.

Un progetto dannoso per il territorio

Il Coordinamento Ambientale di Anagni denuncia il progetto del Polo Logistico come un “vero scempio”, mascherato da terminologie eleganti come “riqualificazione” e “recupero edilizio”. La realtà, secondo gli ambientalisti, è che si tratta di un’operazione di “cambio di destinazione da agricolo a industriale” e di “cementificazione e distruzione delle aree naturali”.

Le conseguenze per il territorio sarebbero gravissime, con un aumento significativo del traffico di mezzi pesanti e delle emissioni nocive, che comprometterebbero la qualità della vita degli abitanti e danneggerebbero le attività commerciali locali.

Promesse occupazionali illusorie

Un altro aspetto critico sottolineato dal Coordinamento è l’illusorietà delle promesse occupazionali legate al progetto. I posti di lavoro prospettati, infatti, sarebbero pochi e di bassa qualità, considerando che i moderni impianti logistici si avvalgono prevalentemente di tecnologie automatizzate, riducendo al minimo la necessità di manodopera umana.

Le contropartite offerte alla comunità, come piste ciclabili in contesti industriali e qualche finanziamento per le feste di quartiere, vengono definite “umilianti” e inadeguate rispetto all’impatto devastante che il Polo Logistico avrà sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.

La resistenza del coordinamento ambientale

In risposta a questo scenario, le associazioni e i comitati del Coordinamento Ambientale di Anagni, supportati anche dai gruppi di Colleferro, hanno intrapreso una serie di azioni legali e amministrative per fermare il progetto. È stato presentato un ricorso al Tar contro la Regione Lazio, il Comune di Anagni e la società proponente, oltre a numerose segnalazioni ed esposti agli enti competenti.

La lotta, però, non si ferma qui: i gruppi ambientalisti chiedono il sostegno della cittadinanza per difendere il territorio e invitano tutti a partecipare alle prossime iniziative di protesta e ai tavoli di raccolta fondi organizzati per finanziare la campagna di opposizione.

Appello alla mobilitazione

Il Coordinamento Ambientale conclude il suo comunicato con un appello accorato ai cittadini di Anagni e dei comuni limitrofi, affinché si uniscano alla battaglia per fermare quella che viene definita una “scellerata scelta” dell’amministrazione comunale.

In gioco c’è non solo il futuro del territorio, ma anche la qualità della vita e la salute delle generazioni future. La posta in gioco è altissima e il Coordinamento invita tutti a non restare in silenzio di fronte a quello che considerano un vero e proprio “sfregio” alla città di Anagni.

Associazioni e Comitati del Coordinamento Ambientale che aderiscono alla lotta contro il Polo Logistico

Coordinamento ambientale

AnagniViva

Diritto alla Salute

Retuvasa

Associazione Culturale Anagni Cambia Anagni

TerraDolce

Sconfinatamente

Gruppo Civico LiberAnagni

Sinistra Italiana Anagni

Possibile Anagni

Partito Comunista Italiano Anagni

Componente “Rinnovamento”