Ieri. mercoledì 19 febbraio, il sindaco di Roma Ignazio Marino, insieme all'assessore allo sport Luca Pancalli, hanno fatto visita ai ragazzi di alcune delle periferie romane accompagnati da alcuni campioni della storia del calcio, Antonio Cabrini, Franco Causio, Rino Gattuso e Gianluca Zambrotta per fare ammirare dal vivo la Coppa del Mondo. Ecco le parole del sindaco:
"Stamattina abbiamo iniziato a Roma il tour della Coppa dei mondiali Fifa nel quartiere di Corviale. La Coppa di solito si ferma solo nel “salotto” delle città che hanno l’onore di ospitarla.
Roma è la prima capitale a rivoluzionare questa consuetudine. Abbiamo portato la Coppa nelle periferie, dove centinaia di bambini e ragazzi hanno potuto vederla per la prima volta dal vivo.
Quando sono diventato sindaco di Roma, mi sono posto un obiettivo: migliorare la qualità della vita di chi vive nei quartieri più distanti dal centro.
Proprio per questo, stamattina abbiamo iniziato a Roma il tour della Coppa dei mondiali Fifa – il trofeo calcistico più noto e prestigioso del mondo – nel quartiere di Corviale.
La Coppa del Mondo non è solo un obiettivo per tanti campioni del calcio professionistico. È il sogno di ogni bambino che inizia a dare calci ad un pallone, in ogni angolo del mondo, in tutti e cinque i continenti. Un sogno che diventa ancora più forte laddove i bambini vivono in realtà difficili.
In una metropoli moderna e proiettata verso il futuro, tutte le aree e i quartieri devono avere pari dignità, e la vita dei cittadini romani deve avere un buon livello di qualità a prescindere dal luogo dove essi risiedono.
La Coppa del Mondo, nel suo speciale “tour” attraverso le capitali di tutto il pianeta, di solito si ferma nel “salotto” delle città che hanno l’onore di ospitarla.
Sono felice che Roma sia la prima città a rivoluzionare questa consuetudine, portando questo trofeo e il suo blasone anche in realtà come Corviale.
Sono convinto che il calcio possa essere un veicolo eccezionale per creare coesione sociale e spazi di aggregazione nelle zone della città dove ci sono criticità maggiori relative alla vita di tutti i giorni.
Per questo oggi ho voluto ringraziare sia la Fifa sia la Coca Cola, che hanno sposato con entusiasmo questa nostra idea, e hanno permesso questo splendido “strappo alla regola”, se così lo si può chiamare.
Siamo felici di poter consentire a tanti ragazzi di vedere il trofeo più ambito al mondo approdare nei luoghi dove tutti i giorni giocano a calcio, magari sognando di alzarlo al cielo un giorno.
Sono orgoglioso che Roma sia la prima città a dare il via a questa novità: la speranza è che possa essere replicata anche in altre grandi città".
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