Corrado Formigli, un giornalista ossessionato dalla Destra

La verità del fotoreporter: “A Tor Sapienza c’erano decine di telecamere, alcune riprendevano alla luce del sole, altre di nascosto”

Lunedì sera ho seguito la trasmissione di Corrado Formigli su La7, Piazza Pulita, e ho constatato alcune incongruenze sia nelle riprese che nel parlato. Alcune frasi riprese e mandate in onda non avevano nessun collegamento con quello che stava succedendo a Tor sapienza, come hanno osservato sia Giorgia Meloni che Pietrangelo Buttafuoco: quelle frasi sono state inserite senza senso solo per fare sensazionalismo e un po' di avanspettacolo. Anche Ernesto Galli della Loggia non era d'accordo su quel modo di fare notizia.

Purtroppo il signor Formigli nel suo parterre ospita sempre personaggi del tipo di Luca Casarini, "centro sociale di Leoncavallo", dei disobbedienti e delle tute bianche. Come può questa persona dare giudizi sui fatti di Tor Sapienza? Oppure ex giornalisti, oggi onorevoli come Andrea Romano eletto nelle file di Mario Monti fino al momento in cui, nel momento giusto, cambia casacca e passa con il PD, salendo in corsa sul carro dei vincitori e diventando un Renziano di ferro.

Questi ospiti non sanno minimamente quello che sta succedendo in quella zona, commentano solo quello che il conduttore vuole, dimenticandosi che oltre a Casapaund, mercoledi 12 novembre, sono arrivati anche i centri sociali di sinistra, con i caschi. Per fortuna poi i cittadini hanno convinto queste persone ad andar via, questo però non si dice.

Si racconta anche che Borghezio sia stato contestato: ero presente e ho registrato circa 18 minuti di filmato e non ho riscontrato nessuna contestazione, parlava tranquillamente con i cittadini. Non tutti erano d'accordo, però non è stato contestato.

La ciliegina sulla torta Formigli la manda nel finale del servizio: un fantomatico signore senza nome e senza volto che si è lasciato andare con alcune affermazioni solo per far piacere al conduttore, parlando male del centro destra, che quella era una cosa tutta organizzata, lasciando intendere che c'era stato un accordo tra i cittadini e quelli di Casapaund per creare tafferugli e disordine.

Stessa storia a La Gabbia, sempre su La 7. Sono stati montati dei filmati che non rispondono alla verità: solo per poter avere un po' di audience si manda in onda quello che si vuole. Un solo pezzo di vero giornalismo è stato trasmesso dal direttore Mentana durante la trasmissione Bersaglio Mobile: gli altri conduttori dovrebbero imparare.

In conclusione: certi conduttori sono come alcuni politici, che per avere qualche punto in più di consenso montano ad arte un servizio con il sistema del taglia e cuci, sottolineando quello che a loro interessa, a volte sfidando la verità col rischio di andare anche contro i cittadini. Se questo è giornalismo, siamo messi molto male.

 

*Adriano Di Benedetto, fotoreporter, presente nei giorni delle contestazioni a Tor Sapienza.

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