Una delle città più belle di Spagna e del mondo, visitata ogni anno da milioni di turisti. Stiamo naturalmente parlando di Barcellona, centro di vita, bellezza e buona cucina della Catalogna. Sebbene la città meriti tutto il tempo per essere vista e amata, si può visitare Barcellona in un giorno riuscendo comunque a cogliere un po’ della sua essenza magica, senza rinunciare ad alcune delle destinazioni più belle e famose che le splendide strade della città nascondono.
A Barcellona ci sono tantissime cose da fare e da vedere, ecco perché adesso cercheremo di creare un itinerario che ti permetta di cogliere l’essenza della città in meno di 24 ore. Partiamo subito!
Giunti a Barcellona di buon mattino, la prima cosa da fare è dirigersi a colpo sicuro verso Plaça Catalunya, il cuore pulsante della città. La sempre vitale Piazza della Catalogna è il punto di partenza perfetto per alcune delle principali arterie della città, come la Passeig de Gràcia, la Rambla, la Avinguda del Portal de l’Angel, la Carrer de Pelai o la via dell’Università e di Sant Pere.
Plaça Catalunya è il posto ideale per iniziare un percorso attraverso la città e ammirare la moltitudine di centri commerciali, negozi e hotel che sorgono in questo luogo un po’ magico. Con i suoi 30 mila metri quadrati, non saprai dove voltarti: i palazzi, la vivacità e la bellezza di questo luogo lo rendono il punto perfetto per cominciare al meglio una visita a Barcellona, indipendentemente dal fatto che sia di un giorno o più.
Il Passeig de Gràcia, o Paseo de Gràcia, è il viale più raffinato ed elegante di Barcellona. Costellato da negozi di lusso, è un percorso nel modernismo di Gaudì, Montaner e Puig i Cadafalch. Non esiste turista al mondo che non arrivi in città e non passi almeno una volta da qui, una delle vie più belle della capitale catalana. Tra i numerosi palazzi dal valore architettonico inestimabile, si possono ammirare alcuni fra i migliori ristoranti della città, lussuosi hotel e boutiques preziose.
Ma non è sempre stato così. Il Passeig de Gràcia ha origini umili: attorno al 1400 si trattava di una zona rurale molto povera, ai cui lati si estendevano campi e orti. Venne ribattezzato il “Cammino di Gesù” perché l’unico punto di interesse che contemplava era per l’appunto un convento francescano di Santa Maria di Gesù – là dove ora si erge maestosa la Casa Batllò di Gaudì. A seguito della distruzione del luogo di culto, dovuta alle lotte della guerra d’indipendenza spagnola, l’area viene riqualificata nel 1827, trasformandosi in uno dei punti prediletti dell’aristocrazia della città.
All’inizio degli anni ’90, poi, sono gli architetti modernisti Antoni Gaudì, Puig i Cadafalch e Domènech i Montaner a rendere il Passeig de Gràcia una delle strade più belle del mondo. Vennero edificate meraviglie architettoniche come casa Milà, casa Batllò, casa Lleò Morera e casa Amatller. I palazzi, alti in media 6-7 piani, si estendono verso l’alto a perdita d’occhio e ipnotizzano il turista con la loro meravigliosa bellezza.
Non si va a Barcellona senza passare per la Sagrada Familia, la straordinaria basilica incompiuta di Gaudì. È la principale attrazione turistica della città, e non è un caso. Questo è uno dei punti di riferimento principali del turismo spagnolo, ai primi posti della classifica delle aree più visitate dello Stato. Oltre 3 milioni di persone l’anno vengo a far visita a questo meraviglioso monumento e scelgono di immergersi nei segreti nascosti all’interno di questa immensa basilica.
La costruzione della Sagrada Familia è cominciata nel 1882 ma, trascorsi oltre 130 anni, non è ancora stata terminata. Difficile dire quando i lavori avranno veramente fine: ciò che conta è che la struttura è visitabile ed è stata consacrata il 7 novembre 2010 da Papa Benedetto XVI, che le ha insignito il titolo di basilica minore.
Antoni Gaudì, noto architetto, prende in mano i lavori della Sagrada Familia già dal progetto iniziale. Dopo aver esaminato attentamente le carte, decide di rivoluzionare completamente l’architettura optando per un concept decisamente fuori da ogni canone mai visto prima. Gaudì, ancora giovane, è ottimista e convinto che in meno di 10 anni avrebbero ultimato la costruzione dell’opera. Purtroppo ben presto diventa chiaro che un tempio della capacità di 13 mila persone, dotato di ben 18 torri (la più alta delle quali doveva raggiungere i 170 metri d’altezza) non è certamente un’impresa da pochi anni di lavoro.
Allo stato attuale, la Sagrada Familia non è altro che un immenso cantiere del quale, alcune parti, sono già state realizzate e molte altre sono in fase di costruzione. Secondo la stima degli esperti, potrebbero volerci ancora circa 30 anni prima che il progetto si realizzi del tutto.
Lasciati conquistare dalla bellezza della Fachada de la Natividad, sovrastata da quattro torri (già ultimate) visitabili tramite un sistema di ascensori e di scale. Prosegui poi nella visita ammirando la bellezza del piccolo Claustre del Roser, un chiostro in stile gotico aggiunto esternamente alla chiesa ornato con intricate decorazioni sul tema delle tentazioni degli esseri umani. Si prosegue poi verso il lato sud ovest, dove si può ammirare la Fachada de la Pasiòn che rappresenta gli ultimi giorni di vita di Gesù Cristo. La facciata principale è invece la Fachada de la Gloria, che però ancora non è stata ultimata. I lavori sono cominciati nel 2002 e qui sono rappresentate fine e nuovo inizio della vita di Gesù.
Progettato dall’architetto Antoni Gaudì, il parco Güell è una delle variopinte meraviglie architettoniche che non dovrebbero mancare nella lista di cose da vedere a Barcellona. La storia del terreno su cui sorge il parco è particolare. Inizialmente il progetto era stato destinato a un quartiere residenziale dedicato all’alta borghesia locale – una specie di città in miniatura – dotata di giardini all’inglese e dei migliori comfort per gli standard di inizio novecento. Nel 1899, il conte Eusebi Güell acquista infatti il terreno sulla Montana Pelada nel distretto di Gràcia, con lo scopo di creare una città giardino e incaricare lo stesso Gaudì del progetto – che però non ha il successo commerciale sperato. I lavori si fermano nel 1914, e riprendono nel 1922 quando la città di Barcellona acquista in blocco il terreno e gli edifici che sorgono lì. Sessanta anni più tardi, Parco Güell è stato destinato a uso pubblico e riqualificato come parco per poi essere inserito tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Ora che avete visitato alcune delle location più belle di Barcellona, è giunto il momento di regalarsi un pranzo degno di tal nome in Gràcia. Da Parco Güell, procedi fino al distretto in stile bohémien che porta il nome di Gràcia. Inizialmente conosciuta come cittadina a sé, separata da Barcellona, l’area conserva uno spiccato senso di indipendenza dalla città. La strada è letteralmente costellata di strutture di ristoro e tapas bar dove godersi un pranzo in pieno stile catalano a prezzi più che accessibili.
Il pomeriggio prosegue a Camp Nou, lo stadio di calcio di Barcellona, a qualche fermata di autobus di distanza. Non importa che tu sia fan del pallone o meno: questo posto ti lascerà a bocca aperta per la sua bellezza. Acquista un tour della struttura, includendo anche una capatina al museo. Se vuoi saltare la coda al botteghino, ti consigliamo di acquistare il vostro biglietto online, così da arrivare diretti per la vostra visita guidata ed evitare i tempi morti. Un lusso che non potete permettervi se volete vedere la città in un singolo giorno, come ad esempio nel caso in cui avessi scelto di salire a bordo di una delle tante crociere che fermano a Barcellona.
Vita, orde di turisti entusiasti ed estasiati e, naturalmente, la fama che le precede ovunque: stiamo parlando de Las Ramblas, un viale alberato come ce n’è uno al mondo. Non ci sono attrazioni particolari qui, ma il viavai continuo di questa location lo ha reso in poco tempo uno dei simboli della capitale catalana. L’area a traffico limitato contribuisce a rendere la strada affollata dai tanti turisti e il grande marciapiede centrale è fiancheggiato da due strade a senso unico frequentate soprattutto da taxi. L’ideale sarebbe fare un salto qui nei giorni di partita del Barça per gustare appieno il vero spirito catalano. Las Ramblas taglia esattamente il centro storico della città, partendo da Plaça de Catalunya fino a Port Vell.
La giornata sta per concludersi, ma non temere: Barcellona ha ancora mille cose da offrire per il turista determinato a scoprire i suoi segreti. Tempo di uno spettacolo di flamenco con cena a base di paella. La città è costellata di tablaos, ovvero ristoranti con palcoscenico dedicato al flamenco. Si può optare per soluzioni economiche oppure più sfiziose, a base di paella. Se vuoi essere sicuro di trovare posto, devi prenotare con un po’ di anticipo. Dunque, assicurati di effettuare online le tue prenotazioni prima di arrivare in città, così avrai tutto pronto. Per uno spettacolo tradizionale, fai un salto al Palacio del Flamenco, una delle destinazioni più rispettabili e amate della città di Barcellona dal punto di vista della danza. Rinnovata nel 2006, la struttura è un connubio perfetto di elementi tradizionali e tecnologia. Con i suoi 380 posti, è una delle aree più grandi e maestose dove ammirare uno spettacolo di flamenco in città. Di solito, il programma serale è diviso in tre spettacoli, così da permettere a tutti di godersi lo show.
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