La notizia del possibile cluster in un istituto scolastico a Cave non trova fondamento da una nostra ricerca. Sembra che i fatti siano andati così:
Una insegnante, docente presso l‘Istituto Comprensivo Guglielmo Marconi di Cave, sembra sia stata contagiata al Sars Cov 2. Il fatto non è ancora certo, ma comunque l’insegnante, avendo il dubbio di essere contagiata, non si sia correttamente presentata a scuola lunedì mattina. E quindi gli alunni sono stati accolti da un’altra insegnante, senza così alcun rischio per nessuno. Per il momento l’unica a doversi esprimere sul possibile contagio dell’insegnante è la Asl e si è in attesa di una risposta ufficiale. Ma comunque vadano le cose, il fatto se corrisponde alla ricostruzione che abbiamo riportato, frutto di testimonianze credibili, non causerà alcun problema né agli alunni, né agli altri insegnanti della scuola.
Da quanto si apprende, sembra che nella cittadina di Cave, sul versante occidentale dei Monti Prenestini, a sud di Roma, si sarebbe verificato un cluster all’interno di un plesso scolastico proprio il primo giorno di avvio delle lezioni in presenza. Una situazione che starebbe naturalmente mettendo in apprensione studenti, insegnanti, dirigenti e tutta la comunità cittadina.
Stando a quanto riportato da alcune indiscrezioni, che dovranno trovare conferma nell’ufficialità, sembrerebbe che il contagio collettivo possa essersi scatenato in conseguenza di una cena tra docenti. L’incontro sarebbe avvenuto lo scorso fine settimana, proprio per festeggiare l’avvio del nuovo anno scolastico; alla cena tra colleghi, una persona positiva avrebbe quindi contagiato a sua insaputa gli altri presenti, dando avvio al cluster. Gli insegnanti, poi, si sarebbero presentati a scuola normalmente, risultando però positivi e contagiosi anche per gli studenti e per quanti oggi, 13 settembre, erano presenti all’interno dell’istituto scolastico.
Si tratta comunque di indiscrezioni giunte alla redazione del nostro giornale, che dovranno essere corroborate dalle notizie ufficiali. Ma se dovessero essere accertate, per la cittadina di Cave e per molti ragazzi di tutta Italia che oggi hanno fatto rientro sui banchi di scuola, significherebbe un rischio concreto del ritorno alla scuola che non piace, quella mediata dagli schermi, in didattica a distanza.
Intanto, in tutta Italia, sono 900 mila le verifiche del Green Pass effettuate fin dalle 7:00 del mattino, orario in cui i professori di tutto il Paese si sono presentati per il primo giorno di lavoro dell’anno scolastico presso gli istituti didattici di cui fanno parte. Ha debuttato infatti, proprio oggi, la piattaforma online adibita al controllo dei Green Pass di tutti coloro (eccetto gli studenti) che devono accedere all’interno dell’istituto. E per i quali, ricordiamo, è stato stabilito il possesso obbligatorio del certificato verde.
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