Politica

Covid-19. Consiglio dei ministri. Prorogato lo stato di emergenza fino al 31 marzo

Con le festività alle porte, da un paio di settimane alcuni politici tra cui il ministro della Salute Roberto Speranza, avevano dichiarato apertamente la possibilità del prolungamento dello stato di emergenza. Una scelta, seppur incostituzionale poiché lo stato di emergenza non può superare i 12 mesi, ritenuta necessaria per contrastare il virus.

Tuttavia, con l’aumento dei casi di Covid-19 è stato ritenuto necessario disporre un nuovo decreto legge per ridurre i contagi. La bozza, che sarà vigente il giorno dopo dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, verrà presentata alle Camere per la sua approvazione e trasformazione in decreto legge.

Come viene sottolineato nella bozza “in considerazione del rischio sanitario connesso al protrarsi della diffusione degli agenti virali da Covid-19, lo stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, è ulteriormente prorogato fino al 31 marzo 2022“.

Nel rispetto dell’esercizio dei poteri del Capo del Dipartimento della protezione civile e del Commissario straordinario, verranno adottate dell’ordinanze “finalizzate alla programmazione della prosecuzione in via ordinaria delle attività necessarie al contrasto e al contenimento del fenomeno epidemiologico da Covid-19“.

L’attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività“, si legge nella bozza.

Super Green pass e smart working per soggetti fragili

Tra le norme e le restrizioni che entreranno in vigore c’è il Super Green pass. Con il decreto Super Green pass del 6 dicembre era stato messo in vigore fino al 15 gennaio. Tuttavia, con questa nuova bozza la sua durata verrà prorogata anche in zona bianca fino al 31 marzo.

Altra scelta per ridurre i contagi è stata fatta per quanto riguarda la quarantena per chi entra nel paese dall’estero e non è vaccinato. Infatti, per tutti coloro che arrivano in Italia anche da Paesi europei e non sono vaccinati, dovranno obbligatoriamente fare la quarantena. Ai vaccinati, invece, provenienti sempre dall’estero, verrà comunque richiesto il tampone negativo.

Un ritorno al passato viene fatto con lo smart working. Infatti, per i soggetti fragili verrà prorogata la modalità lavorativa da remoto. Inoltre, per chi si trova in congedo parentale verranno prorogati al 50% per i genitori con figli in quarantena.

Nella bozza sono presenti anche le disposizione per colorare l’Italia con le cromaticità delle zone scelte in base al livello di chiusa e restrizioni. Non si escludono possibili lockdown mirati.

Tuttavia, rimane non verrà esteso l’obbligo della mascherina all’aperto.

Redazione

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