Covid-19. Polizia Locale estromessa dalla delibera della Regione Lazio

Covid-19. Polizia Locale estromessa dalla delibera della Regione Lazio. “L’ennesimo schiaffo a una categoria, mai come ora in prima linea”

Polizia Locale Roma

Polizia Locale Roma Capitale

Covid-19. Polizia Locale estromessa dalla delibera della Regione Lazio sui test preventivi. Per la Polizia Locale si registra “L’ennesimo schiaffo a una categoria, mai come ora in prima linea”, così come ha dichiarato Marco Milani.

É notizia di queste ore l’approvazione di una delibera regionale del Lazio che approva test sierologici preventivi. I test saranno disponibili per gli operatori sanitari e alle forze dell’ordine. Allargata anche a Vigili del Fuoco, militari impiegati nel servizio “strade sicure” e Guardia Costiera.

Polizia Locale estromessa nella delibera della Regione Lazio

Tra tutti i corpi menzionati mancano però le Polizie Locali, mai come oggi impiegate dai Prefetti in prima linea, nell’accertamento sul rispetto delle norme di contrasto al Covid-19. A renderlo noto il Sindacato UGL Polizia Locale, che in una nota del Coordinatore Romano Marco Milani, denuncia la disparità di trattamento. Covid-19. Polizia Locale estromessa dalla delibera della Regione Lazio sui test preventivi.

«Registriamo a malincuore l’ennesimo schiaffo alla categoria. Uno schiaffo che addolora ancora di più, perché proveniente dalle istituzioni regionali, le stesse che hanno competenza costituzionale in materia di Polizia Locale. Non sfugge al personale, e persino ai cittadini, il contributo importante che i caschi bianchi stanno profondendo nella battaglia comune all’emergenza Covid».

«Solo a Roma i 300 posti di controllo quotidiani, per ogni turno di servizio, hanno prodotto oltre 800000 interventi dall inizio dell’ emergenza. Le Polizie Locali d’Italia hanno già, purtroppo, avuto i loro primi caduti e decine di colleghi, stanno lottando in questo momento per evitare di aumentarne le fila. Giudichiamo irresponsabile e deprimente questa immeritata mancanza di collaborazione, proveniente proprio dall’istituzione che dovrebbe valorizzarci e motivarci».

«Continueremo come sempre a profondere il massimo sforzo, anche in forma straordinaria fino alla fine dell’emergenza ma non dimentichiamo e presto o tardi tornerà il momento  delle legittime rivendicazioni». Concludono dalla UGL.

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