Il Covid-19 ha portato molti disagi. Tra le problematiche più gravi c’è la crisi economica che ha coinvolto in maniera quasi omogenea tutte le fasce di popolazione.
Tuttavia, a sconvolgere sono i dati riportati dall’Unicef, che punta la lente di ingrandimento sui i bambini.
Infatti, secondo i dati riportati dal report di Unicef, la pandemia sta portando più di 100 milioni di bambini alla povertà. Circa 1,8 ogni secondo da metà marzo 2020.
“La più grande crisi globale per i bambini nei nostri 75 anni di storia” dichiara in una nota l’Unicef. “Ci vorranno sette/ otto anni per recuperare e tornare ai livelli di povertà dei bambini pre-Covid“.
Come sottolinea Henrietta Fore, direttore generale di Unicef “nel corso della nostra storia l’Unicef ha contribuito a creare ambienti più sani e sicuri per bambini di tutto il mondo, con grandi risultati per milioni di persone. Ora questi risultati sono a rischio”.
Per sopperire a tale problematica è importante “investire nella protezione sociale, nel capitale umano e nella spesa per una ripresa inclusiva e resiliente“.
Altra grave problematica è riscontrabile nella distribuzione dei vaccini che nei paesi più poveri è molto limitata. Sul fronte salute, come le vaccinazione, ma anche il nutrimento delle popolazioni più povere, Unicef ha un ruolo vitale. La prevenzione e le strategie di azione per assicurare una salute mentale e fisica ai bambini è uno delle priorità in questa condizione di emergenza.
Secondo le ultime indagini di Save the Children, in Italia è aumentata negli ultimi 10 anni lo stato di povertà minorile. Nel 2020, a causa della condizione pandemica, si è raggiunto un record mai registrato negli ultimi 15 anni.
Secondo i dati, circa il 13,6% dei bambini e degli adolescenti nell’intero Pase sono in condizioni di povertà assoluta. Una condizione ancora destinata a peggiorare a causa della pandemia ancora in atto.
Dati non molto positivi per il prossimo futuro e proprio per questo motivo Save the Children lancia la campagna “Riscriviamo il Futuro“.
“Ora è il momento di agire in maniera decisa per rilanciare il futuro dell’Italia ripartendo dalle giovani generazioni“. L’intervento deve essere immediato poiché, con i dati attuali, numerosi giovani dovranno rinunciare al loro futuro a causa di una carenza di risorse. “Non possiamo permettere che questo accada e per invertire la rotta è necessario partire dal sistema educativo e dalle disuguaglianze che contribuisce a generare” afferma Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.
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