I Drive-In della ASL Roma 5 diventano otto: a breve l’apertura di una postazione a Subiaco alle spalle dell’Ospedale. Al via da martedì 24 novembre l’apertura pomeridiana del Drive-In di Vicovaro.
Per affrontare il periodo emergenziale, al fine di offrire ai cittadini servizi sanitari corrispondenti alle esigenze, la ASL Roma 5 ha intrapreso una intensa e rapida azione di riorganizzazione in linea anche con le indicazioni regionali.
Il confronto e la collaborazione con le amministrazioni locali della Valle dell’Aniene, dopo vari sopralluoghi, ha portato all’individuazione dell’area più idonea da destinare ad un nuovo Drive – In a Subiaco, alle spalle dell’ospedale.
L’apertura del Drive-in di Subiaco dovrebbe avvenire, entro dieci giorni, compatibilmente con il reclutamento del personale necessario. Sono stati assunti altri 26 infermieri, dall’inizio dell’emergenza ad oggi ne sono stati assunti 216 entro dieci giorni. Sempre al fine di migliorare i servizi ai cittadini da martedì 24 novembre il Drive-In di Vicovaro sarà attivo anche in orario pomeridiano.
“È il momento di abbassare i toni – dice il Direttore Generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito – Preliminarmente occorre evidenziare che il reparto Covid di Subiaco, attivato lo scorso 16 novembre, è noto e autorizzato dalla Regione.
Le indicazioni regionali per l’Angelucci prevedevano la realizzazione di “almeno” due posti letto Covid, come livello minimale di assistenza da assicurare ai pazienti. Tutti gli ospedali della Rete Lazio hanno spesso superato il numero minimo indicato per assistere i pazienti che, numerosi, continuano ad afferire ai Pronto Soccorso.
È avvenuto a Tivoli, a Palestrina e anche a Subiaco. Il 9 novembre è stato richiesto alla Regione Lazio il codice SIO per 10 letti di medicina COVID e comunicata la prossima attivazione dei posti letto, la cui piena operatività è stata comunicata il 19 novembre.
Le persone, devono poter aver fiducia nei servizi che offriamo e nel nostro personale, tutto. Amministrativi, personale delle pulizie, medici, infermieri, OSS, tecnici, non si stanno risparmiando, anche in termini di salute personale, in questo periodo di emergenza.
È con questo spirito che ci sembrava di dover dare una comunicazione chiara, seppur necessariamente sintetica, del lavoro che si sta svolgendo, che è estenuante, e dei servizi presenti.
Non ci sono per l’Azienda territori di serie A e territori di serie B. L’Azienda è una. Il confronto, anche vivace, è sempre legittimo e positivo ma le polemiche non aiutano la sanità pubblica che deve essere al servizio di tutti. Per questo anche l’apertura del Drive-In a Subiaco”.
Sempre in tema di offerta sanitaria per i comuni della Valle dell’Aniene è bene rassicurare i cittadini che non c’è una carenza di servizio di trasporto del 118. Il territorio della Valle dell’Aniene è composto da 21 piccoli comuni per un totale di 32.094 abitanti.
Questo territorio è coperto da ARES 118 con: 1 automedica H24 (Subiaco); 1 ambulanza H24 (Subiaco); 1 ambulanza H24 (turno diurno 8-20 ad Arsoli, turno notturno 20-8 a Subiaco). Ci sono quindi tre mezzi di soccorso per 32.094 abitanti. Rapporto ben superiore a quanto previsto dal Decreto Ministeriale n.70/2015 che stabilisce lo standard di 1 mezzo di soccorso ogni 60.000 abitanti.
ARES 118 interviene sul territorio della Valle dell’Aniene. Vista la particolarità della disposizione dei piccoli comuni, l’intervento avviene utilizzando anche mezzi di soccorso che sono posizionati in comuni che circondano il Distretto Sanitario di Subiaco.
In particolare: postazione di Vicovaro (comune di 3.949 abitanti) 1 ambulanza H12. Postazione di Tivoli (comune di 56.404 abitanti) 2 ambulanze H24 e 1 ambulanza H12. Postazione di Palombara (comune di 13.178 abitanti) 1 ambulanza H24. Postazione di Guidonia (comune di 89.604 abitanti) 1 automedica H24 e 1 ambulanza H24.
Considerando questa area allargata del territorio “Valle dell’Aniene”, ci sono 10 mezzi di soccorso per 195.229 abitanti. Sempre in tema di trasporto l’Azienda ha indetto una gara per l’affidamento del servizio di trasporto sanitario secondario (all’interno dell’azienda).
Per Subiaco una ulteriore ambulanza di tipo A h12/7 (dalle 8.00 alle 20.00) con autista soccorritore e infermiere.
Presso l’ospedale Angelucci di Subiaco sono a disposizione due posti di terapia sub intensiva gestiti dal personale medico con il supporto anestesiologico in servizio h24. Si specifica che tali posti sono di supporto assistenziale ed escluse dalla rete regionale delle Terapie Intensive.
Il nosocomio sublacense non dispone (come indicato dal DCM 70) di posti di Terapia Intensiva. Il protocollo prevede che un paziente che necessiti di terapia intensiva venga dirottato immediatamente presso altre strutture dotate di terapia Intensiva all’interno della Rete Regionale.
Siamo in attesa, ormai è una questione di pochi giorni, della definitiva autorizzazione al volo notturno dell’elisuperficie di Subiaco dopo aver ottemperato alle richieste dell’Enac.
Posti letto Covid – Da ordinanza regionale (Z00065 del 5 novembre), Subiaco doveva avere almeno 2 Posti Letto (PL) ordinari COVID. Per anticipare le eventuali future necessità, visto l’andamento in forte crescita dell’epidemia, i Posti Letto sono stati portati a 10. È stato richiesto alla Regione Lazio il codice SIO per i 10 letti di medicina COVID e comunicatane l’attivazione.
La scelta è stata quella ovviamente di dedicare l’assistenza dovuta ai cittadini di questo territorio. Si tratta di un reparto a bassa intensità di cure che presenta una dotazione organica e strumentale che consente l’assistenza anche di tipo intensivo. Il reparto tra l’altro è dotato oltre che di caschi C-PAP di 4 ventilatori polmonari.
Proprio per fronteggiare l’emergenza il lavoro di aggiornamento e acquisizione di nuove tecnologie è proseguito senza sosta. Per l’ospedale di Subiaco sono stati acquistati, collaudati ed attivati: 2 ventilatori non invasivi; 6 ventilatori di alta fascia e 3 sistemi di monitoraggio.
A Subiaco è stato poi destinato un ecotomografo di alta fascia e di ultima generazione e a breve sarà consegnato un video laringoscopio.
L’intendimento dell’azienda è quello di mantenere un presidio ‘di sicurezza’ per i pazienti COVID di questo territorio e dedicare i 10 posti letto ad un livello assistenziale medio.
Prevedendo il trasferimento dei livelli più complessi presso i presidi COVID di Palestrina e Tivoli. Consapevoli del fatto che, soprattutto nei pazienti COVID anziani, la repentina evoluzione del quadro clinico può determinare scenari imprevedibili. è richiesta un’attenzione continua.
L’Azienda è vicina ad ogni famiglia dei pazienti deceduti che, nel caso di Subiaco, dal 1 novembre sono stati purtroppo sei. Tutti portatori di polipatologie cronico-degenerative.
“Tutti i decessi sono avvenuti non in reparto COVID, (attivato il 16 novembre), ma nell’area di stazionamento del Pronto Soccorso. E tutti i pazienti erano caricati sulla piattaforma regionale con richiesta di trasferimento in struttura con reparto COVID”, spiegano dalla Direzione Sanitaria Aziendale. (Red/ Dire)
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