Covid, Cartabellotta: “Circolazione virus ancora elevata. Follia togliere mascherine al chiuso”
“Serviranno 7-10 giorni per capire se la risalita della curva coincide con l’inizio di una nuova ondata o di un semplice rimbalzo”
Il monitoraggio della Fondazione Gimbe, ha rilevato nella settimana 2-8 marzo, rispetto alla precedente, un lieve aumento di nuovi casi (+1,5%) e una diminuzione dei decessi (-19,3%). In calo anche i casi attualmente positivi (-5,7%), le persone in isolamento domiciliare (-5,6%), i ricoveri con sintomi (-16,1%) e le terapie intensive (-16,4%).
Cartabellotta: “Circolazione virus ancora molto elevata”
Il Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha commentato il report. Queste le sue dichiarazioni, come riportato da Adnkronos: “I dati dimostrano che la circolazione del virus è ancora molto elevata. Quasi 40 mila nuovi casi al giorno, oltre 1 milione di positivi e un tasso di positività dei tamponi all’11,4%. Serviranno 7-10 giorni per capire se la risalita della curva coincide con l’inizio di una nuova ondata, con successivo impatto sugli ospedali, o si tratta semplicemente di un semplice rimbalzo“.
“Follia pensare di abbandonare uso mascherine al chiuso”
“Nel frattempo, indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza è pura follia pensare di abbandonare l’utilizzo delle mascherine al chiuso. Sono fondamentali per contenere il più possibile la trasmissione del contagio, vista anche la limitata efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infezione.
Il recente incremento dei nuovi casi consegue verosimilmente all’interazione di vari fattori: rilassamento della popolazione, diffusione della più contagiosa variante Omicron BA.2, persistenza di basse temperature che costringono ad attività al chiuso, verosimile calo della protezione vaccinale nei confronti dell’infezione dopo qualche mese dalla dose booster”.
“Ancora prioritaria somministrazione ciclo primario e booster”
“Vaccini? Considerato che un’ampia fetta della popolazione è suscettibile al contagio, rimane prioritaria la somministrazione del ciclo primario a 4,67 milioni di persone. E anche del booster a 2,8 milioni. In particolare agli over 50 a rischio elevato di malattia grave”, ha concluso Cartabellotta.