Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, in questa settimana “si è registrato un ulteriore aumento dei nuovi casi di Covid (595.349) in tutte le regioni e in tutte le province”.
La Fondazione continua riportando che: “sono ancora in crescita gli indicatori ospedalieri e i decessi (464), sono ferme le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,1% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,6% della platea)”.
Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe dichiara che gli ultimi giorni hanno riportato “una crescita esponenziale dei contagi, che non contabilizza il sommerso dei casi non dichiarati”. “Quarte dosi al palo e con grande differenze regionali nelle coperture” e “un’alta percentuale di popolazione sintomatica o isolata, che rischia di determinare un ‘lockdown di fatto’ su vari servizi, inclusi quelli turistici”.
Il Presidente ci consiglia inoltre: “In questa fase, oltre ad accelerare la somministrazione della quarta dose nei pazienti vulnerabili, è indispensabile contenere la circolazione virale utilizzando le mascherine”.
Secondo i dati che ci hanno fornito solo nella settimana del 29 giugno i contagi da Covid sono saliti del 55% in più rispetto alla settimana precedente. I positivi crescono in tutta Italia raggiungendo i 1000 casi ogni 100 mila abitanti, con una crescita del 33% di tamponi effettuati, circa 2 milioni.
In Lombardia il monitoraggio mostra un aumento del 95% di casi negli ultimi 7 giorni. L’aumento però è stato notato anche in altre regioni del territorio, ma il picco si trova nel capoluogo lombardo
La scorsa settimana vi è stato un aumento del 35% nelle terapie intensive, ma crescono anche i decessi arrivando a 464, circa il 18%. Il Presidente Cartabellotta risponde a questo aumento: “Esistono reali motivi di preoccupazione perché l’occupazione dei posti letto è destinata ad aumentare nelle prossime settimane”.
Infatti, per questo motivo il ministero della Salute alle Regione ha chiesto: “di adeguare l’ampliamento dei posti letto di Area Medica e in Terapia Intensiva dedicati al Covid” e di prevedere “la corretta e tempestiva presa in carico dei pazienti affetti da malattia da SARS-CoV-2 in relazione alle specifiche necessità assistenziali, con particolare riferimento alle categorie più fragili. Alla luce dell’attuale andamento epidemico e in considerazione degli ulteriori impatti assistenziali sugli ospedali”.
Il ministero della Salute conferma l’importanza del completamento del ciclo di vaccinazione e del richiamo.
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