Covid, Ricciardi: “Tamponi antigienici punto debole, ecco perché…”

Il professor Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza, è intervenuto ai microfoni di RaiNews24, rilasciando alcune dichiarazioni in tema Covid–19, parlando nello specifico dei tamponi antigienici, ritenuti da lui un “punto debole” per contrastare il virus.

“Tamponi antigienici punto debole”

“Il Green Pass – commenta Ricciardi – è una misura organizzativa basata su evidenze scientifiche. Il punto debole sono i tamponi antigenici che nel migliore dei casi danno il 30 per cento di falsi negativi. Molti Paesi stanno adoperando il Green Pass solo con la copertura vaccinale o la guarigione. Penso che bisognerebbe andare in quella direzione”.

“C’è una metodica consolidata in Italia – aggiunge – basata sugli indicatori. Nel momento in cui salgono quelli sul contagio e sulla pressione sul sistema sanitario, si adoperano delle misure di conseguenza e ci potranno essere delle restrizioni. Questo meccanismo ci ha consentito di uscire dalla terza ondata e ci consentirà di controllare anche questa. Se aumentano gli indicatori, ci saranno restrizioni”.

“I casi aumenteranno ma non come negli altri Paesi: il Governo ha fatto un buon lavoro”

“I casi di positività al Covid continueranno ad aumentare ma non nella misura con cui stanno crescendo negli altri Paesi. Questo perché il Governo ha fatto delle scelte molto precoci, rapide ed efficaci. Questo ci tutela ma i casi aumentano perché ci sono 7 milioni di italiani non vaccinati”.

“Per noi scienziati l’emergenza è quella sanitaria e non finirà nemmeno nel 2022. Se il 70 per cento della popolazione mondiale sarà vaccinata entro il 2022 la pandemia potrebbe finire nel 2023. Noi stiamo meglio degli altri, possiamo affrontare l’inverno in maniera serena e se continueremo così potremo avere un’ottima primavera e una straordinaria estate anche se l’emergenza mondiale continuerà”.

Natale e terza dose

“Per Natale il consiglio è di non fare assembramenti esagerati, di essere tutti vaccinati e di stare attenti anche dentro le case. La vaccinazione non protegge al 100 per cento dall’infezione ma al 100 per cento dalla malattia grave e dall’ospedalizzazione. Bisogna rimanere cauti ma si potrà festeggiare serenamente in famiglia stando attenti“.

“Terza dose? Per i vaccini è normale che ci sia questo tipo di percorso, sono pochissimi quelli che con una o due dosi proteggono per tutta la vita, la stragrande maggioranza richiede un richiamo. È un fatto assolutamente normale. Lo dobbiamo fare adesso ed è opportuno farlo quanto prima soprattutto per la popolazione fragile” conclude.