Cremonese-Roma è a suo modo storica: la vittoria degli uomini di Ballardini, inattesa, relega i giallorossi al quinto posto, superata anche dalla Lazio.
Mou rispetto alla vittoria col Salisburgo di giovedì dà continuità nell’11 titolare, con solamente due cambi. Kumbulla sostituisce al centro della difesa lo squalificato Smalling, mentre c’è l’esordio da titolare con la maglia giallorossa per Georgino Wijnaldum, a centrocampo al fianco di Cristante. Per il resto tutto confermato, anche Belotti come punta centrale al posto di Abraham. Per i padroni di casa formazione speculare con Tsadjout punta centrale assistito da Okereke e l’ex Afena Gyan.
Cremonese da subito con la difesa altissima e la Roma che prova a scavalcarla. È proprio l’olandese ad avere la prima chance dopo tre minuti da posizione defilata, palla larga. I grigiorossi rispondono con Felix da fuori (tiro alto) e al 17’ passano. Valeri avvia l’azione anticipando in uscita Zalewski e poi offre la sponda giusta a Tsadjout, che di esterno sinistro dal limite mette il pallone vicino all’angolino dove Rui Patricio non può arrivare.
Secondo gol consecutivo per il centravanti classe ’99 e Roma sotto nonostante un discreto avvio, che prova a reagire con Pellegrini. È il capitano giallorosso che si rende pericoloso guidando transizioni e conquistando un fallo al limite dell’area, che Dybala non trasforma dalla sua mattonella preferita. Gli ospiti faticano a prendere campo, contro una Cremonese coraggiosa, ben messa, che non si abbassa. I tentativi maggiori passano dalla corsa di sinistra ma Carnesecchi rimane inoperoso: all’intervallo è 1-0.
Nella ripresa di Cremonese-Roma non cambia il canovaccio tattico, con la Roma che non riesce a mettere una pressione costante nella metà campo avversaria, rendendosi pericolosa con filtranti centrali non finalizzati a dovere, nell’imprecisione dell’ultimo passaggio o del controllo. L’unica vera emozione è l’espulsione di Mourinho dopo 100 secondi per proteste, che salterà la sfida contro la Juventus tra 5 giorni. Una volta salito in tribuna, poco dopo l’ora, girandola di cambi per il portoghese. Dentro Karsdorp, Solbakken, Matic, El Shaarawy e Abraham per Kumbulla, Zalewski, Cristante, Pellegrini e Belotti per virare verso un 4-2-3-1.
Al 71’ l’ennesimo tentativo di imbucata centrale è vincente e la Roma pareggia i conti. Lancio lungo di Mancini per Spinazzola che, come fosse una punta centrale, controlla e infila il pallone all’angolino: il primo tiro in porta trasformato in gol. Sembra la svolta del match ma dopo 10 minuti arriva una controsterzata a quel punto inaspettata. Okereke scatta sul filo del fuorigioco a centro area, lanciato a rete Rui Patricio lo stende: calcio di rigore e giallo per il portiere giallorosso, che sul tiro dal dischetto di Ciofani intuisce ma non può arrivare. Quarto gol in campionato per il bomber subentrato 4 minuti prima a Tsadjout. È la parola fine a un match, che nonostante i sei minuti di recupero. Dopo quasi 27 anni torna a vincere una partita in Serie A. Sesta, dolorosissima sconfitta in campionato per la Roma, che manca l’aggancio al secondo posto, viene scavalcata dalla Lazio ed è quinta.
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