Il 2018 è finito con una brutta notizia per tutti i risparmiatori italiani che possiedono un conto corrente, che hanno visto, o vedranno aumentare a breve, i costi riguardanti la gestione del proprio conto corrente.
Negli ultimi mesi le spese sono cresciute fino al 60%, nel caso di conto corrente che è gestito online, ma i rincari hanno toccato anche chi possiede una classica forma di deposito presso una filiale fisica.
Non finisce qui, sono aumentate anche le spese per alcuni servizi come i versamenti e i prelievi, costi che vanno a incidere sui bilanci delle famiglie che vedono diminuire i servizi a loro disposizione a fronte di rincari ingiustificati.
Dai dati emersi dall’ultimo osservatorio è possibile sottolineare che è diventato gratuito l’accreditamento dello stipendio, che prima costava in media 3 euro, mentre sono rilevanti gli aumenti che coinvolgono i conti on line, sia per quanto riguarda i versamenti in contanti o assegni, sia per quello che riguarda i versamenti allo sportello.
Aumentati anche i costi relativi alla gestione delle carte di credito, con rincari in media del 5%, mentre rimangono inalterati quelli riguardanti le carte di debito.
Una situazione che è stata registrata nella maggior parte degli Istituti presi in considerazione che offrono servizi di banca on line, con alcune eccezioni come il gruppo olandese ING, presente in Italia con le attività di Retail Banking e di Wholesale Banking, che mettono a disposizione soluzioni di conto corrente a zero spese nel caso di accreditamento dello stipendio, e formule pensate sulle singole esigenze del cliente.
Continuando a guardare in dettaglio i dati emersi circa i conti correnti, è possibile sottolineare come i servizi offerti dalle banche tradizionali, visti gli aumenti di minore entità, tornino ad essere competitivi in termini di economicità se confrontati con quelli delle banche on line.
Queste ultime, oltre all’accredito gratuito dello stipendio o pensione, non hanno registrato nell’ultimo periodo degli aumenti troppo elevati.
I bonifici da filiale hanno visto un aumento dell’11%, mentre le spese annue per la gestione del conto salgono del 5%, così come i prelievi effettuati da sportelli ATM di altre banche.
Restano gratuiti i servizi di prelievo da ATM della propria banca, mentre sono stabili i servizi di domiciliazione delle utenze, dei bonifici online e dei movimenti che sono fatti negli sportelli delle filiali.
Per le banche fisiche troviamo anche qualche servizio che registra prezzi in calo, come il prelievo che in media costa il 20% in meno, scendono anche quelli effettuati in Europa dell’11%, infine in ribasso anche il costo delle carte di credito.
Incremento dei prezzi che al momento non appaiono giustificati e che spingono i risparmiatori a diventare sempre più attenti al confronto e alla valutazione delle varie offerte messe a disposizione dai vari istituti bancari.
La concorrenza nel settore non è ancora così sviluppata come dovrebbe essere, ma è ancora possibile trovare ottime modalità di deposito e gestione dei propri soldi che permettano di contenere i costi di utilizzo dei vari servizi.
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