Crisula da impazzire
E’ il nuovo volto del cinema italiano. Crisula Stafida, con Claudia Gerini e Michele Placido in Tulpa
Un caffè al ginseng in prima fila sul mare. La spiaggia semi deserta. Solo un paio di ragazzoni in mare, al largo, in piedi sulle tavole da surf. Aspettano un'onda che, almeno per stasera, non arriverà.
“Ma dove lo tieni il registratore? E' la prima volta che mi capita un giornalista con solo penna e taccuino. Bisogna che lo metta su Facebook”. Crisula è divertita, ironica, simpatica. Ci siamo conosciuti venti minuti prima ma è come si fosse amici di vecchia data. Impossibile non sentirsi a proprio agio con lei. Impossibile non apprezzare il fascino che le appartiene.
“Il film sta andando molto bene, abbiamo ricevuto critiche positive. Sono felice, serena”.
Tulpa è uscito da pochi giorni nelle sale italiane e sta riscuotendo un bel successo. E' una storia particolare, profonda, intima, certamente di forte impatto. Non saremo certo noi a raccontarvi il film, lo farà il cinema. Possiamo solo anticipare che l'assassino è il maggiordomo!
“Zampaglione, mi dice, è un istintivo ed è forse anche per questo che non ha barriere. Una, due idee e poi parte, crea, segue il suo istinto, il cuore”.
Prima di Tulpa, Crisula era già un volto noto. Le interpretazioni in alcuni episodi di Distretto di Polizia e Ris2 non sono passate inosservate ma è con Il marito perfetto, di Lucas Pavetto, che la giovane attrice dà il meglio di se. “E' un film travolgente e pieno di dolore, di sofferenza, sottolinea, sconvolgente. Zampaglione mi ha cercata per il suo film perché ha ricordato il mio personaggio nel lungometraggio di Lucas”
Il sole è dietro le nubi e una leggera brezza la fa rabbrividire per un attimo. Poi, finalmente, via gli occhiali scuri che l'avevano nascosta finora ed allora ecco quegli occhi che hanno fatto innamorare la Claudia Gerini del film e gli spettatori in sala.
“La mia passione per la recitazione, racconta, è nata quasi per caso. Ero in uno di quei villaggi turistici dove si organizzano spettacoli e danze. Facevo parte dell'animazione, avevo studiato danza moderna. Poi, una sera, mi chiamarono per sostituire una ragazza che aveva avuto un problema. Mi diedero da studiare la parte che imparai in venti minuti. Erano tutti stupiti e ricevetti un sacco di complimenti. Quella serata fortunata avrebbe indicato la direzione da prendere che poi ho seguito”.
In seguito Accademia e tanto studio, i primi ruoli e le prime soddisfazioni professionali, fino ad oggi. “Grazie anche a questo film ho ricevuto molte proposte ed ho diversi copioni interessanti che sto valutando attentamente”.
La sua acconciatura, il portamento, il sex appeal, ha un che della Nikita cinematografica prima che si scateni la tempesta. “E' un personaggio che adoro, mi dice. Sarebbe bellissimo interpretare un ruolo come il suo”.
E' intrigante, Crisula, può spiazzare il suo sguardo diretto, è decisa e vuole lasciare il segno soprattutto dal punto di vista professionale. “Metto tutta me stessa nei personaggi che interpreto. Sono al loro servizio, conclude”. E' proprio decisa, quasi spavalda ma non riesce completamente a nascondere, semmai lo avesse voluto, anche la sua dolcezza che cogli in un lampo che abbaglia.
E' quasi il tramonto e il mare a due passi è una tentazione anche per lei che si alza e invita me e il fotografo Sandro Chillemi ad approfittare dello splendido paesaggio. Così, in un attimo, lei è di nuovo sul set. Prima Tulpa, poi Nikita e poi ancora, la protagonista del suo prossimo film.
Infine è di nuovo Crisula e quegli occhi si accendono di una luce diversa… per un istante sarebbe stata ancora quella bella ragazzina piena di sogni, di fantasie, desideri…
Ecco, quella è la Crisula che ho incontrato.