Crotone 2-2 Lazio, e tutto è rimandato alla prossima settimana
Il Crotone non si dà per vinto e lotta su ogni pallone come se fosse l’ultimo
La Lazio a Crotone nell’inferno dei tifosi calabresi che sostengono una squadra che fino all ultimo secondo non mollerà un centimetro la propria speranza di restare in serie A. I romani biancocelesti sono privi di Immobile, Luis Alberto, Parolo, Luiz Felipe. Con Leiva sotto diffida e Wallace, Murgia, Caicedo e Basta in campo. Cioè nella partita più importante della stagione che devi vincere per evitare qualsiasi dubbio sulla qualificazione in Champion League, ci si presenta con una formazione che non è certamente quella che ti ha fatto arrivare fin qui. Il Crotone parte forte ma sul primo affondo Lazio, Lulic, atterrato all interno dell’area di rigore, si guadagna un penalty e porta in vantaggio la Lazio.
Il Crotone non si dà per vinto e lotta su ogni pallone come se fosse l’ultimo. I laziali subiscono le avanzate dei rossoblu che al 29’ arrivano al meritato pareggio con un colpo di testa di Symi, un nigeriano che ha il fisico di un maratoneta lasciato solo in area di rigore, battere di testa a pochi passi da Strakosha. Della Lazio che siamo abituati a vedere neanche l’ombra. Milincovic, Anderson non incidono e Caicedo nell’unica occasione che si riesce a procurare sparacchia sul portiere come in uno squallido scapoli – ammogliati. Finisce il primo tempo.
Ricomincia la partita e la traversa nega a Caicedo il vantaggio laziale. Da quel momento c’è solo il Crotone che è più voglioso, più grintoso. La Lazio la butta sul lato tecnico e secondo me sbaglia totalmente l'approccio con la gara. I ragazzi di Inzaghi cercano la giocata difficile e i ragazzi allenati da Zenga lasciano volentieri il pallone agli avversari per sfruttare i classici errori d’appoggio. Milincovic è da 4 in pagella, Nani egoisticamente avulso, Wallace a mio avviso non troverebbe spazio neanche nel Benevento. Chi si salva sono Leiva e Felipe Anderson che sono gli unici a tenere alta la bandiera con il solito De Vrji, professionista fino all’ultimo. Passano i minuti e la Lazio sprofonda sulla sua distrazione e con le gambe stanchissime. Al 38’ il serbo che ha giocato la sua peggior partita porta la Lazio al pareggio e subito dopo con un altro colpo di testa rischia di fare il 3-2. Il Crotone inspiegabilmente appare crollato di colpo. Adesso l’allenatore dei calabresi prova a tenere il punto mentre la Lazio sulla forza della disperazione prova a vincere. Finisce 2-2 e in realtà è tutto rimandato alla prossima domenica in un Olimpico pieno di tifosi (60 mila circa) a sostenere una squadra che sembra un po’ arrivata, soprattutto sotto l’aspetto fisico.
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