Cultura, Roma. Assemblea Capitolina approva modifica contributi Associazioni
“Dare respiro a quegli operatori (culturali) che più di altri hanno pagato alto il prezzo della pandemia, è un segnale importante per la città”
L’Assemblea capitolina ha approvato oggi pomeriggio con 36 voti favorevoli e 1 contrario la delibera a prima firma della presidente della commissione Cultura di Roma Capitale, Erica Battaglia (Pd), che va a modificare il regolamento per la concessione di contributi e per l’attribuzione di vantaggi economici a sostegno delle attività culturali approvato dall’Aula nel novembre del 2019.
Tra i principali cambiamenti l’aumento dei costi ammissibili, che passano dall’80 al 90%, quello delle spese forfettarie (dal 5 al 7%) e quello delle variazioni di costo (dal 10 al 20%).
Provvedimento esteso anche alle Partecipate
Con l’atto approvato oggi il provvedimento viene esteso anche alle partecipate. “Nel ringraziare la commissione Cultura di Roma Capitale per il proficuo lavoro svolto, nonché l‘assessore Gotor per il prezioso contributo e il dipartimento Politiche culturali per l’assistenza tecnica fornita, esprimo grande soddisfazione per il voto favorevole dell’Aula Giulio Cesare alla delibera che modifica il Regolamento per la concessione di contributi a sostegno del mondo associativo culturale della città”, ha commentato Battaglia al termine della votazione in Assemblea.
“Dopo gli investimenti aggiuntivi sull’Estate romana e il recepimento del contributo ministeriale, ma anche dopo gli accorgimenti economici volti alla rimodulazione al ribasso della Tari– ha sottolineato l’esponente dem- era infatti necessario intervenire sullo spazio economico dei contributi dati.
Le modifiche apportate spaziano dai costi ammissibili, che passano dall’80 al 90 per cento alle variazioni di spesa che passano dal 10 al 15%, fino all’aumento delle spese forfettarie“.
“Rinnovato patto di fiducia al mondo associativo e di impresa culturale”
Per la presidente della commissione capitolina Cultura, “il segnale che si è voluto dare è quello di concedere maggior spazio di agibilità nell’uso dei contributi economici pubblici, ma anche di un rinnovato patto di fiducia e di sostegno al mondo associativo e di impresa culturale.
Siamo convinti che agevolare il processo organizzativo che sta alla base degli eventi culturali della città, insieme a un congruo investimento, possa realmente dare respiro a quegli operatori che più di altri hanno pagato alto il prezzo della pandemia. Un segnale importante per una città che vogliamo coesa e solidale”, ha concluso Battaglia. (Mgn/ Dire)