Dal nomadismo allo smart working, il lavoro si fa sempre più “digital”

Questa rivoluzione professionale parte anche dallo smart working che consente di poter lavorare da casa o da qualsiasi altro luogo

Le nuove generazioni – soprattutto i Millennials – amano spostarsi in giro per il mondo e viaggiare: non si tratta, però, di un’abitudine legata esclusivamente al piacere di conoscere nuove realtà. Un fattore che ha indubbiamente il suo peso, ma che non basta per spiegare quel fenomeno oggi noto come nomadismo digitale, legato a un mondo del lavoro sempre più smart e privo di radici fisiche. Parliamo di una vera e propria rivoluzione professionale che parte anche dallo smart working, ovvero da quella modalità lavorativa che consente di poter lavorare da casa o da qualsiasi altro luogo. Vediamo, dunque, di approfondire queste due novità.

Tecnologia e lavoro: si lavora da casa, ma quale casa?

Partiamo innanzitutto dal nomadismo digitale: un fenomeno che è recentemente approdato anche tra gli italiani, e che vede i giovani professionisti non avere più una dimora fissa, in quanto costantemente in viaggio, anche all’estero. Questo è reso possibile dal fatto che oggi si lavora da casa, grazie allo smart working e alle nuove professioni sempre più legate al web. E dato che internet è ovunque, ecco che anche la casa di chi lavora può essere in qualsiasi paese o città del mondo. Poi c’è lo smart working: una forma di contratto che consente ai lavoratori di svolgere la propria professione da casa o da qualsiasi altro luogo, dunque godendo di maggiore elasticità e libertà nella gestione dei propri compiti.

Nomadismo e smart working: impossibili senza Internet

Sono sempre numerosi i fattori che concorrono per ridefinire le abitudini di una società in un certo periodo storico: e spesso sono così complessi da essere in gran parte indefinibili. Innovazioni come il nomadismo digitale e lo smart working non sarebbero neanche pensabili senza l’ausilio della tecnologia moderna e di ultima generazione, infatti, l’elemento fondamentale per lavorare da remoto è, in sostanza, soltanto uno: internet. Oggi le connessioni sono sempre più veloci e potenti. Anche in Italia gli operatori telefonici offrono soluzioni di questo tipo: ad esempio, Linkem propone varie soluzioni di internet illimitato per casa, un servizio ideale per chi dovesse lavorare in smart working.

Smart working: ecco il decreto approvato dal Senato

Nel resto del mondo lo smart working esiste da anni, ma in Italia è una novità piuttosto recente, al punto che ha richiesto anche l’intervento dello Stato per stabilire delle linee guida ufficiali. In quest’ottica dev’essere visto il decreto approvato dal Senato in merito al “lavoro autonomo e agile”, ovvero l’etichetta usata per indicare qui da noi lo smart working. Il decreto, nello specifico, introduce alcune novità in merito ad un vero e proprio “patto” fra azienda e lavoratore: la prima si impegna a garantire una idonea formazione e la dotazione degli strumenti indispensabili, mentre il secondo assicura all’azienda la correttezza dello svolgimento del lavoro da casa.

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