Debiti non pagati, al via i pignoramenti | 30 giorni per saldare tutto: da oggi non c’è più scampo
Da oggi cambia tutto in merito ai debiti accumulati. Al via ai pignoramenti: si hanno circa 30 giorni per saldare tutto quanto…
Le cartelle esattoriali sono il principale strumento attraverso il quale l’Agenzia delle Entrate prova ad assicurarsi il recupero delle somme di denaro non versate dai cittadini-contribuenti.
Infatti, quando un cittadino, oppure una società, non versa le dovute tasse, non paga le multe oppure non dà i contributi dovuti, questo ente provvede con la formalizzazione di una notifica di pagamento.
Tuttavia, fino a ora sono esistiti dei metodi di mediazione, nel caso il debito fosse molto cospicuo da restituire per evitare di gravare eccessivamente sul debitore.
Infatti, esistono metodi come la rateizzazione e la rottamazione che danno la possibilità di saldare il debito in modo più agevole.
Agenzia delle entrare: fine della tolleranza
Da oggi i contribuenti che non ripagano le cartelle esattoriali non avranno una vita così semplice. Infatti, diventa sempre più complesso sottrarsi al recupero forzoso dei debiti. Attualmente l’Agenzia delle Entrate ha ripreso le attività di riscossione e chi non salda il proprio debito entro 30 giorni dalla notifica della cartella esattoriali rischia il pignoramento dei beni. Il provvedimento si estende non solo ai beni immobili ma anche a quelli mobili come conti bancari, pensioni e stipendi.
Questo avvio dei pignoramenti indica la cessazione delle proroghe concesse nel periodo della pandemia. Sembra proprio che ci sia una certa ridotta tolleranza per chi non salda il debito entro le scadenze. Infatti, mentre in precedenza era possibile con più facilità dilazionare il debito, adesso questa concessione si è ridotta. Proprio per evitare il pignoramento, i contribuenti devono saldare entro 30 giorni il debito o richiederne la rateizzazione.
Cosa succede se il debito non viene saldato: azioni di pignoramento
Questo avvio dei pignoramenti indica la cessazione delle proroghe concesse nel periodo della pandemia. Sembra proprio che ci sia una certa ridotta tolleranza per chi non salda il debito entro le scadenze. Infatti, mentre in precedenza era possibile con più facilità dilazionare il debito, adesso questa concessione si è ridotta. Proprio per evitare il pignoramento, i contribuenti devono saldare entro 30 giorni il debito o richiederne la rateizzazione.
Ovviamente sono inclusi in questa manovra di pignoramento anche tutti i beni immobili come auto, proprietà e altri beni rilevanti. Il pignoramento immobiliare solitamente scatta per chi ha dei debiti di una certa entità. In questo caso è necessario che i contribuenti in difficoltà economica si attivino in modo tempestivo per risolvere la situazione.