Decreto Infrastrutture: possibili nuove strette per i monopattini elettrici
Alla Camera i discute su nuovi possibili emendamenti da integrare nel Decreto Infrastrutture
Si torna a discutere su nuovi possibili emendamenti da integrare nel Decreto Infrastrutture (DL 121/2021) alla Commissione trasporti della Camera dei deputati.
La maggior parte dei partiti, infatti, ha espresso la necessità di incrementare il Decreto Infrastrutture emanato il 10 settembre del 2021, in cui erano state inseriti gli investimenti per il miglioramento delle infrastrutture e l’incremento della sicurezza su strada, oltre agli incentivi per i trasporti e la circolazione sostenibile.
Dopo il divieto di fumo durante la guida, l’ampliamento del bonus taxi rispetto al Decreto del 2020 e l’estensione temporale del foglio rosa da 6 a 12 mesi, tra i partiti si discute per l’inserimento di norme più rigide per i monopattini elettrici e l’innalzamento dei 150 km/h limiti di velocità in autostrada da tre corsie e dotata di specifiche apparecchiature di calcolo della velocità.
Limitazione per i monopattini elettrici
Già nel decreto legge del 2020 i monopattini elettrici erano stati vittime di numerose restrizioni. L’utilizzo del casco per i minorenni e il giubbotto retroriflettente quando c’è poca visibilità e un’età minima per condurre il mezzo era già stati inseriti nella normativa.
Adesso si discute su nuove norme più restrittive, dato l’utilizzo un po’ spropositato segnalato dagli automobilisti. Tra le possibilità c’è il divieto di guida per i minorenni e di circolazione per tutti dopo il tramonto o con poca luce.
Anche i limiti di velocità sono al vaglio: i mezzi elettrici potranno circolare a una velocità massima di 20 Km/h su strade urbane con un limite di 30 Km/h e a una velocità di 6 Km/h sulle aree pedonali.
Inoltre, quasi sicuramente verrà vietata la sosta sui marciapiedi.
Altre norme possibili nel nuovo decreto
Alcuni partiti stanno portando avanti alcune proposte da inserire nel Decreto Infrastrutture che potrà essere modificabile fino al 2022.
In merito a questo, il Movimento 5 Stelle propone di inasprire il divieto di fumare al volante e di sancire lo stop alla circolazione delle carrozzelle trainate dai cavalli. Anche le multe per l’utilizzo degli apparecchi telefonici potranno subire una variazione. Infatti, il partito pentastellato propone un’inasprimento anche delle multe nell’utilizzo di tutti gli apparecchi elettronici come smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante.
La proposta è di attuare una sanzione compresa tra 422 e 1.697 euro, attualmente di 167-661 euro, e introdurre la possibilità di sospensione della patente dai sette giorni ai due mesi. Nel caso in cui si verifiche un’ulteriore violazione nel corso di un biennio, sarà effettuata una maxi multa che potrebbe andare da 644 a 2.588 euro e la sospensione della patente da uno a tre mesi.
L’opposizione di destra invece, in particolare Forza Italia, propone l’obbligo di cinture a bordo degli scuolabus su tutto il territorio nazionale e l’allungamento della validità del foglio rosa a dodici mesi. Quest’ultima proposta è legata alla possibilità ulteriore di poter affrontare l’esame di guida tre volte e non più due.
Si torna a parlare anche di bonus per taxi e autonoleggi con conducente (Ncc): il bonus creato dal Governo per incrementare l’utilizzo di questi mezzi, applicabile a tutte le persone affette di disabilità o con patologie accertate, che potrebbe però essere applicato anche ad alcune tipologie di famiglie come quelle più intaccate economicamente dall’emergenza pandemica.