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Occupazione di suolo pubblico

Dehors, Botteghe Romane: “Inascoltati dall’Assessorato, non condividiamo la nuova delibera”

di Fabio Vergovich
"Citiamo ad esempio il caso del nostro associato, il ristorante Angelino ai Fori, che si è visto recentemente ridurre il dehor esterno del 50%"
Ristorante Angelino Ai Fori

“La nuova delibera per l’occupazione di suolo pubblico, approvata dal Comune di Roma, non ci soddisfa per niente”. Così Enrico Corcos, Presidente dell’Associazione Botteghe Romane, commenta la delibera sugli Osp (Occupazione suolo pubblico) approvata dal Comune di Roma.
“L’Assessore Lucarelli parla di soddisfazione delle parti, tuttavia la nostra Associazione sarebbe stata lieta di offrire il suo contributo, raccontando le esperienze reali dei suoi Associati su un tema così cruciale per il commercio della Capitale.

Il rischio che si corre con questa nuova delibera è che si vengano a creare squilibri tra gli esercenti sulla base della loro posizione e che il centro storico venga penalizzato ulteriormente, rispetto a quanto già non lo sia. Citiamo ad esempio il caso del nostro associato, il ristorante “Angelino ai Fori”, che si è visto recentemente ridurre il dehor esterno del 50%” prosegue Corcos.

“Inoltre vorrei ricordare al Comune di Roma, ancora una volta, il progetto dell’Associazione Botteghe Romane sui dehors, intitolato i “Salotti Giardino di Roma”, che consentirebbe una riorganizzazione efficace in termini di qualità estetica ed efficiente nell’utilizzo degli spazi esterni dei locali, in chiave ecologica e nel pieno rispetto del decoro urbano. Questo approccio sarebbe ulteriormente valorizzato inoltre ponendo in primo piano in questo progetto l’utilizzo delle piante sacre di Roma, come il mirto l’alloro e il melograno che sono protagoniste della storia e della cucina romanesca.

Purtroppo, anche su questo progetto, più volte presentato nelle sedi opportune, il Comune di Roma continua a tacere. Un’altra rilevante opportunità persa, che non offre il giusto valore a coloro che animano la città, i commercianti e i cittadini, soprattutto in un anno cruciale come quello del Giubileo 2025″ conclude il presidente dell’Associazione Botteghe Romane.

 

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