Delitto di Arce: finalmente conosciamo l’impianto accusatorio o la teoria del crimine: la montagna ha partorito il topolino! È arrivata la "Teoria del crimine" per l'omicidio di Serena Mollicone, cioè, chi sarebbe stato a ucciderla, perché lo avrebbe fatto e in quali luoghi, situazioni e circostanze; come e in che modo avrebbe fatto quello che è stato fatto; quali i tempi esecutivi e le cronologie del crimine; quali i vari: "Prima, Durante, Dopo"; quali i depistaggi complessi e variegati; chi i componenti della "combinazione criminale" con ruoli, comportamenti e interessi; quali le fonti di prova tecniche, scientifiche, criminalistiche e medico-legali; quali le fonti di prova testimoniali e dichiarative; tutte le risposte alle cinque W: Who? (Chi?) – What? (Che cosa?) – When? (Quando?) – Where? (Dove?) – Why? (Perché?) e "1 H" relativi la morte del brigadiere Santino Tuzi; tutti gli aspetti del crimine collegati e sistemizzati, etc.
Bene: è arrivato l'inizio della "Teoria del crimine", ora arriverranno tutti gli atti del fascicolo, i dettagli, i particolari, il ragionamento degli investigatori, le decisoni del pubblico ministero: fra poco arriverà il "terreno di scontro e il motivo del contendere"…e arriveranno (forse) i colpi bassi, i rallentamenti, i boicottaggi, i dispettucci…(speriamo di no solo per motivi di serietà).
Questa attesa mi riporta a 16 anni fa, quando per l'omicidio di Serena Mollicone venne indagato, imputato e processato il carrozziere Carmine Belli, persona semplice, avventata, chiacchierona, cercatrice del protagonismo a ogni costo, che infilò da sola la testa nella "tagliola investigativa" per uscirne dopo 18 mesi di ingiusta carcerazione. In quelle circostanze confutammo l'impianto accusatorio dei pubblici ministeri, le relazioni tecniche di analisi investigativa criminale dell'Uacv della Criminalpol e della Squadra mobile di Frosinone, le ipotesi e il lavoro dei medici legali dei pubblici ministeri (non il lavoro della dott.ssa Conticelli), la ricostruzione accusatoria: “Il risultato fu eccellente e facemmo assolvere Carmine Belli”: grazie agli avvocati Silvana Cristoforo e Romano Misserville prima, all'avvocato Eduardo Rotondi dopo, e con me e sempre i dottori Enrico Delli Compagni, Dante Davalli, Jusy Ruffo, Marco Lilli e tanti altri, fra cui il compianto prof. Giancarlo Umani Ronchi insigne medico legale.
Ora tenteremo di confutare la teoria del crimine che vede il luogo del delitto nella Caserma CC di Arce e nell'arma del delitto la laddove riteniamo che sia giusto farlo per motivi scientifici, di logica, di verità, di giustizia. A prima analisi posso affermare che l’impianto accusatorio o la teoria del crimine, presenta molti punti deboli, molte carenze, diverse contraddizioni e suggestioni, passaggi logici fallaci e non congrui: un insieme complesso che nasce da intuizioni divenute apoditticamente certezze e che hanno creato un teoria del crimine non condivisibile. Temo che ci troviamo di fronte alla montagna che ha partorito il topolino e che bisognerà attendere ancora molto prima che la povera Serena Mollicone veda punito il suo assassino”.
* Lettera di Carmelo Lavorino, criminologo.
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