Dengue, salgono i contagi nel Lazio. Parte la disinfestazione speciale
Salgono a 28 infetti su 165 contagiati dalla Dengue nel Lazio. La malattia che si trasmette con la puntura della zanzara tigre Aedes
Salgono a 28 infetti su 165 contagiati dalla Dengue nel Lazio. La malattia che si trasmette con la puntura della zanzara tigre del genere Aedes, fino a oggi allertava maggiormente le persone di rientro da zone tropicali: principalmente Messico, Thailandia, Cuba, Maldive. Al primo posto per contagi in Italia è la Lombardia, con il 30% dei casi e subito dietro l’Emilia Romagna.
Gli ultimi casi però raccontano una storia diversa, delle 28 persone contagiate e sintomatiche, il 12% non riferisce viaggi in territori a rischio, sarebbero dunque contagi avvenuti in Italia e questo indica la presenza delle zanzare del Dengue sul nostro territorio.
A destare maggiore preoccupazione, secondo gli esperti, sarebbero alcuni casi della provincia di Latina e tre nella provincia di Roma che sarebbero avvenuti con trasmissione locale.
Secondo quanto previsto dai protocolli sanitari, ogni volta che si individua un caso, si interviene con casi di disinfestazione speciale che sono stati appunto messi in campo nelle zone dei contagi.
Dengue nel Lazio: come si trasmette e quali sono i sintomi
La prima, buona notizia è che la malattia Dengue non si trasmette come il Covid. Nessun contagio avviene per droplet, senza una zanzara tigre della specie Aedes non c’è possibilità di ammalarsi.
Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina ambientale, racconta al Messaggero: «La Dengue è una malattia infettiva virale trasmessa dalla zanzara tigre del genere Aedes, sappiamo che nella maggior parte dei casi la malattia è asintomatica, tuttavia, in alcuni individui si manifesta con febbre, nausea, vomito, sintomi influenzali e irritazioni cutanee. In meno dell’ 1% della popolazione la malattia provoca emorragie potenzialmente fatali».
Il dottor Miani non ha dubbi sui motivi di diffusione di questo insetto: «Un generale innalzamento delle temperature medie, inverni più secchi e primavere caratterizzate da sempre più frequenti bombe d’acqua in tutto il paese, determinano la proliferazione sia di insetti autoctoni che di insetti alloctoni, con questi ultimi che in Italia trovano le condizioni ideali per vivere e colonizzare un territorio diverso da quello d’origine».
Cambiamenti climatici, insetti e nuove malattie
Ce ne liberiamo a Natale. Sembra un modo ironico di parlare della quantità di zanzare che si trovano in giro per le strade ma non lo è. Una ricerca dell’Università La Sapienza, di Roma incentrata sulla Capitale e che riguarda la diffusione delle zanzare comuni.
La nemica giurata delle nostre estati resta con noi fino a novembre. Secondo lo studio la zanzara comune e la zanzara tigre approfittano degli ambienti domestici per deporre le uova e proliferare indisturbate complici le temperature che restano miti fino a novembre inoltrato.
In città approfittano delle zone d’acqua stagnante, come i sottovasi e le pozze che si creano con la pioggia, per deporre le uova e proliferare. Quindi, più manca la manutenzione tra i palazzi, sui balconi, nei terrazzi, meno ci sono disinfestazioni (come sta capitando in alcuni quartieri), più crescono.