A decretare che quello dell’istruzione è un diritto è stata la Convenzione Internazionale dei diritti dell’Infanzia. Questa stabilisce tutti i bambini presenti in ogni paese del mondo hanno il diritto di andare a scuola e di ricevere un’adeguata istruzione. Oltre ad avere il diritto d’imparare un mestiere. Tutto questo ha come unico scopo quello di garantire ad ogni bambino una vita migliore.
Tutti gli Stati che hanno ratificato questa importante Convenzione si sono presi l’impegno di garantire e creare le adeguate condizioni affinché tutti i bambini possano avere un facile accesso alla scuola primaria, in maniera gratuita oltre che obbligatoria.
In particolare, l’articolo 28 della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia stabilisce che, se da una parte ogni bambino ha il diritto di ricevere un’istruzione, dall’altro lo Stato ha un certo numero di obblighi perché questo diritto sia attuabile.
Esistono diverse onlus, come ActionAid che si impegnano affinché venga garantito il diritto all’istruzione ad ogni bambino attraverso l’adozione a distanza e mediante campagne di sensibilizzazione.
L’istruzione scolastica, in particolare nei paesi più poveri del mondo, dove maggiormente intervengono queste importanti associazioni, non si limitano esclusivamente al solo apprendimento delle materie fondamentali, ma viene concepito in un senso più ampio. Infatti, deve essere in grado di sviluppare la personalità del bambino, mettendo in evidenza le sue qualità ed attitudini mentali e fisiche.
L’istruzione deve essere tale da preparare ogni bambino alla vita adulta attiva in una società libera oltre ad incoraggiare il rispetto per i propri genitori, per la propria identità, per la propria lingua e per i propri valori culturali quanto per la cultura ed i valori altrui.
L’istruzione non è importante solo da un punto di vista intellettivo. Imparare le nozioni più basilari come la lettura e la scrittura in monti casi permetterà a molti bambini di proteggersi meglio dalle malattie, lottare contro ingiustizia e povertà e, magari, un giorno, riuscire ad aiutare i propri figli ad istruirsi, progredire e migliorare.
Ma il numero di bambini che, al giorno d’oggi, non frequenta la scuola è davvero elevato: si parla di circa 61 milioni.
Secondo alcuni dati dell’Unesco, i motivi per cui questi bambini non godono di un’istruzione sono diversi: dall’inesistenza delle strutture, al costo troppo elevato, alla lontananza. Quando ciò accade, nella maggior parte dei casi sono i genitori stessi a preferire che i figli lavorino fin da piccoli oppure restino a casa a dare una mano.
Peggio va senz’altro alle bambine. Le famiglie che hanno poche possibilità preferiscono far studiare i maschi, mentre le femmine, nella maggior parte dei casi vengono costrette a matrimoni forzati per non essere di peso ai loro genitori.
Purtroppo, povertà ed analfabetismo sono due problemi che vanno di pari passo e sono correlati. Infatti, chi non ha goduto di un’istruzione non conosce quali siano i propri diritti e, di conseguenza, non sa come fare per rivendicarli. Inoltre, chi non è istruito non ha neppure la possibilità di sperare di trovare un lavoro dignitoso.
E’ per questo motivo che le associazioni umanitarie cercano di avviare interventi a lungo termine volti ad eliminare le cause della povertà, con il fine ultimo di rendere le comunità, un giorno, autosufficienti e indipendenti.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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