“Una decisione amara, deludente e che ci rammarica tanto”. Così il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, commenta la proroga fino a luglio del 2022 dell’ordinanza sindacale di Città metropolitana di Roma che tiene in attività la discarica di Ronciglione.
Interpellato da “Agenzia Nova”, Borelli spiega: “La situazione non cambia, ancora una volta si disconosce il principio delle buone pratiche, inserito in tutti i vademecum che qualcuno non è capace di applicare. Ci sono territori virtuosi” nella raccolta differenziata “che devono soccombere a Comuni che non fanno quello che devono”, aggiunge. “La decisione presa è amara, deludente, ci rammarica tanto. Pensavamo ci fosse un cambio di passo, ma ora reagiremo con orgoglio, come territorio, ragionando come sindaci su una strategia di sistema”, sottolinea il sindaco.
Tra le richieste che nei prossimi giorni verranno avanzate dall’amministrazione comunale di Albano Laziale c’è quella di indicare una data di fine e quindi di chiusura definitiva del sito.
“Pretendiamo che si metta nero su bianco quale sia la data di fine di questo scempio, che si indichi una data per l’avvio della caratterizzaione idrogeologica e della e bonifica e azioni reali che portino alla chiusura di un ciclo dei rifiuti del territorio di Roma”, chiarisce Borelli. Il 15 gennaio, in mattinata, è prevista una protesta del comitato No Inc contro la discarica ad Albano Laziale in piazza Santi Apostoli a Roma.
Resta quindi aperta fino al 15 luglio prossimo la discarica di Albano Laziale, in provincia di Roma. Lo ha deciso il sindaco di Città metropolitana, Roberto Gualtieri, prorogando l’ordinanza sindacale emanata il 14 luglio scorso dall’ex sindaca Virginia Raggi.
L’atto, firmato l’11 gennaio e notificato stamane al sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, estende “fino al 15 luglio 2022 il limite temporale di efficacia dell’ordinanza del sindaco metropolitano del 14 luglio 2021” per “evitare l’aggravarsi della situazione di emergenza connessa alle criticità evidenziate nella gestione dei rifiuti e prevenire l’interruzione del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani di Roma e dell’area metropolitana di Roma”. Andranno ad Albano Laziale, per altri sei mesi, parte dei rifiuti urbani dei 24 Comuni di Roma e provincia.
Si dice deluso e amareggiato il sindaco di Albano Laziale. “Una decisione amara, deludente e che ci rammarica tanto”, spiega interpellato da “Agenzia Nova”. “La situazione non cambia, ancora una volta si disconosce il principio delle buone pratiche, inserito in tutti i vademecum che qualcuno non è capace di applicare. Ci sono territori virtuosi” nella raccolta differenziata “che devono soccombere a Comuni che non fanno quello che devono”, aggiunge. “Pensavamo ci fosse un cambio di passo, ma ora reagiremo con orgoglio, come territorio, ragionando come sindaci su una strategia di sistema”, sottolinea. E tra le richieste che nei prossimi giorni verranno avanzate dall’amministrazione comunale di Albano Laziale c’è quella di indicare una data di fine e quindi di chiusura definitiva del sito.
“Pretendiamo che si metta nero su bianco quale sia la data di fine di questo scempio, che si indichi una data per l’avvio della caratterizzazione idrogeologica e della e bonifica e azioni reali che portino alla chiusura di un ciclo dei rifiuti del territorio di Roma“, chiarisce Borelli.
Il 15 gennaio, in mattinata, è prevista una protesta del comitato No Inc contro la discarica ad Albano Laziale in piazza Santi Apostoli a Roma. Parteciperà anche il gruppo capitolino di maggioranza, Sinistra civica ecologista (Sce) che, in una nota, sollecita la chiusura del sito. “La discarica di Albano è una bomba ecologica e sanitaria: l’inquinamento dell’aria e delle falde, il proliferare di gabbiani e di altri animali, l’aumento consistente dei tumori e delle malattie respiratorie nella zona, come testimoniato da numerose prese di posizione di comitati di cittadini ed enti locali della zona, impongono una scelta radicale di buon governo e di giustizia: la chiusura immediata del sito”. Per il gruppo consiliare: “Non è accettabile la semplice proroga dell’ordinanza Raggi.
Per questo sabato mattina saremo in piazza al fianco dei comitati che si battono per la chiusura immediata della discarica di Albano, per la salvaguardia della salute e dell’ambiente e, nei prossimi giorni, ci faremo promotori di una iniziativa politica nel Consiglio Metropolitano di Roma”.
“Questa associazione reputa assolutamente illogica e fuori luogo la decisione del sindaco Roberto Gualtieri di prorogare l’ordinanza dell’ex prima cittadina Raggi in merito alla apertura della discarica di Roncigliano fino a luglio per accogliere i rifiuti di Roma”.
Così, in una nota, il presidente della associazione Assotutela, Michel Emi Maritato. “Siamo di fronte a una scelta, quella dell’esponente del Partito democratico – aggiunge – evidentemente avallata anche dal presidente della Regione Zingaretti, presa senza condivisione con i territori, e che ci preoccupa – e non poco – visto che il territorio di Albano Laziale e, più in generale, dei Castelli Romani subiscono troppo spesso lo strapotere amministrativo della Capitale d’Italia. Il territorio metropolitano infatti non può sempre pagare pegno per le allarmanti inadeguatezze della politica del Campidoglio”.
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