Discariche Roma, la mappa dei sette potenziali siti consegnata a Virginia Raggi

Con la chiusura della discarica di Colleferro a gennaio, si pensa ad attivare siti già esistenti sul territorio

Per risolvere la piaga dei rifiuti della capitale è stata stilata una lista di potenziali centri di stoccaggio, firmata Roma Capitale, Città Metropolitana e Regione. Si tratta di sette impianti già realizzati che possono essere trasformati in discariche. Non solo quella di Falcognana, perciò, ma un elenco di possibilità che è stato fatto arrivare alla sindaca Virginia Raggi.

La maggior parte dei siti in questione si trovano nel IX Municipio, e si pensa di sceglierne uno o più pr per contenere i devastanti effetti della chiusura definitiva della discarica di Colleferro il 15 gennaio. Vediamo quali sono questi “sette colli” eroi dello smaltimento. Falcognana, via Canestrini, Monte Carnevale, discarica Corcolle, discarica Pisana, discarica Selvotta, discarica Laurentina sono i nomi dei sette siti di questa lista.

Le sette possibilità inviate alla sindaca

Falcognana, attualmente autorizzata a smaltire rifiuti pericolosi e potrebbe essere pronta in trenta giorni, Via canestrini in zona Ardeatina, potrebbe anch’essa essere pronta in trenta giorni. Monte Carnevale non lontano dalla discarica di malagrotta, occorrerebbero 60 giorni per attivarla ma la vicinanza con l’altro impianto rappresenta un problema.

Per attivare Corcolle ci vorrebbero 200 giorni, ma qui è problematica la siua vicinanza con Villa Adriana, mentre la Pisana avvierebbe un lento procedimento, sei mesi solo renderla capace di smaltire rifiuti urbani. La discarica in via Selvotta può essere pronta in 45 giorni ma la sua criticità è quela della viabilità. Via Laurentina è tra le scelte meno probabili, 200 giorni per adattarla e necessita di autorizzazioni ancora non validate.

Le più capaci come resa sono 1,5 milioni di metri cubi del Monte Carnevale e la Pisana capienza stimata 900 mila metri cubi. Segue falcognana con 850mila metri cubi.

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