Uno spettacolo che racconta la confusione generata da una forma di democrazia virtual-virale alla quale siamo impreparati: milioni di persone che improvvisamente, grazie alle infinite opportunità di espressione offerte dalla tecnologia e dalla virtualità, parlano, esprimono opinioni e aggiungono informazioni. Siamo disorientati da un vento di contraddizioni che ci spettina tutti i pensieri. Questo è il perno del racconto scritto dall’intelligente e diretta ironia di una predicatrice, previsionista e affabulatrice comica che si immedesima – tra battute, gag e copioni tratti dalla nostra vita quotidiana – nella mente confusa di ognuno di noi.
Si intitola Disorient Express ed è il nuovissimo lavoro di Cinzia Leone scritto a 4 mani con Fabio Mureddu e prodotto da Cristian Di Nardo in scena dal 10 al 22 marzo al Teatro Ghione di Roma. “Non è la storia di un treno che non sa dove andare – preannuncia l’attrice che dichiara essersi ispirata dai milioni di input che la giungla tecnologica ci offre – E’ una fotografia di gruppo in cui ci siamo tutti e tutti abbiamo un’espressione visibilmente disorientata”.
Siamo disorientati, sì. E come può non essere disorientata un’umanità travolta ogni minuto da un cambiamento? Come possiamo essere sicuri di noi stessi e della realtà che ci circonda se ad ogni notizia sentita in televisione possiamo trovare contemporaneamente la smentita su Internet? Come possiamo accontentarci anche solo di un lavoro qualunque, in un momento in cui, qualunque sia il lavoro non ti pagano e il massimo che puoi farci è mettertelo nel curriculum? Come possiamo rilassarci con lo zapping, se, anche potendo scegliere tra centinai di canali, troviamo ovunque la stessa cosa: gente che canta o che cucina?
Per raccontare tutto questo in una sola rappresentazione, che la vede interagire sul palco insieme allo stesso Mureddu, Cinzia Leone affronta i contenuti provando ad aggiornarli in tempo reale, esattamente come avviene nei programmi in diretta, come se ci fosse una redazione costantemente connessa al mondo esterno in tutte le sue inaspettate varianti.
“Credetemi sulla parola, la realtà vista così è destabilizzante e comica allo stesso tempo perché i cambiamenti e le contraddizioni continue la rendono invisibile. E’ per questo che siamo disorientati, proprio come treni che viaggiano senza un binario e che non sanno dove andare…”.
Disorient Express, al Teatro Ghione (via Delle Fornaci, 37 – 00165 Roma; tel: 06 6372294), sarà in replica speciale per le persone non vedenti e ipovedenti domenica 22 marzo – un’iniziativa in collaborazione con Isiviù Cultura Accessibile. Maggiori info su http://www.teatroghione.it/accessibilita.
Le musiche sono di Marco Schiavoni; le scenografie di Adriano Betti; i costumi di Francesca Mescolini. Consulenza artistica: Giuliano Perrone. Un ringraziamento speciale a Gianluca Giugliarelli. Si ringraziano per la preziosa collaborazione: Daniele Falleri, Mauro Fratini, Pietro Sparacino, Sara Vannelli.
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