Disturbi del comportamento alimentare: l’aiuto delle strutture sanitarie

I disturbi del comportamento alimentare sono un problema grave, complicato. Rientrano nell’ampia sfera delle questioni riguardanti la salute mentale. L’aspetto più preoccupante è quello relativo all’abbandono delle singole persone che combattono una vera e propria guerra contro sé stesse.

Primo scoglio: essere consapevoli

Infatti ammettere di soffrire per un disagio psicologico, di qualunque tipo (e il disturbo alimentare lo è) rappresenta il primo alto ostacolo da superare. Si ha paura del giudizio degli altri, e si soffre per l’incapacità di risolvere da soli il problema. Spesso non si chiede aiuto per il timore di non essere capiti. Inoltre la pandemia da Covid-19 ha fatto emergere, in un anno di isolamento forzato, le conseguenze devastanti di una questione già di per sé complicatissima. In finale dobbiamo mettere le singole esperienze a disposizione di chi può aiutarci, un percorso doloroso, ma necessario. Ognuno può diventare un’ancora di salvataggio per altri, oppure può risvegliare la consapevolezza di chi non aveva mai avuto occasione per rifletterci.

L’aiuto possiamo riceverlo anche dalle strutture sanitarie esistenti sui territori e a questo proposito segnaliamo: il Centro Disturbi Comportamento Alimentare della ASL RM1 che opera in collaborazione con altri servizi dedicati al trattamento dei DCA sia a livello regionale che nazionale. È dedicato alla diagnosi e al trattamento di anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo dell’alimentazione incontrollata e disturbo dell’alimentazione non altrimenti specificato. L’approccio al trattamento è di tipo multi-professionale e garantito da operatori di diverse specializzazioni (psichiatra, internista, psicologo, dietista, educatore professionale, infermiere professionale).

Ecco i contatti:
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Tel. +39 066835.2804
Fax +39 06 6835.2850
e-mail: uosd.dca@aslroma1.it