Divieto di barbecue, risponde Michele Ruschioni di Braciami ancora
Il giornalista sul divieto di allestire barbecue: “Movimento preso di mira, manca dose di buon senso. E non invitate mai un vegano perché…”
Tutelare salute dei cittadini e ambiente. Parte da qui il divieto di effettuare barbecue in alcune città italiane. Un’ordinanza che in effetti sta creando più di qualche mugugno e malumore agli italiani che amano stare in compagnia cucinando della carne o delle verdure all’aperto.
Il divieto a Roma
Qualche giorno fa il sindaco di Bologna Matteo Lepore aveva emanato un’ordinanza che prevede il divieto di accendere barbecue, impedendo così combustioni all’aperto. La sanzione era stata elevata nei confronti di un trent’enne, che ha dovuto pagare 200 euro, proprio perché aveva deciso di contravvenire all’imposizione. Una decisione che ha fatto storcere il naso non soltanto a comuni cittadini, ma anche a qualche esponente politico.
La situazione regolamentaria in vigore a Bologna non è certamente un caso isolato. A Roma, è previsto un divieto generale per “fuochi di qualsiasi genere anche in luoghi privati”, salvo nelle condizioni in cui ci si possa avvalere di una canna fumaria. Un divieto che si lega alle ordinanze antincendio tipiche del periodo estivo e ad ordinanze legate all’inquinamento atmosferico. Gli esperti ricordano che le grigliate sono diventate anche oggetto di Cassazione, dal momento che alcuni momenti gioviali possono recare disturbo a vicini di casa.
Come si fa il barbecue?
Intanto è importante scegliere il modello corretto. Esistono diverse tipologie. C’è quello a gas o elettrico. Oppure c’è quello a carbonella, nonché quello portatile e quello in ghisa, per citarne alcuni. Ciò che determina la scelta è naturalmente lo spazio e il tempo a disposizione per occuparsene. Certamente importante è anche la scelta dell’attrezzatura.
Non devono mancare mai le pinze per girare gli alimenti; il pennello per spalmare eventuali marinature; spiedini e piatto grande per il cibo grigliato. Per una corretta procedura è importante intanto appallottolare alcuni fogli di giornale, disponendoli sopra alcuni legnetti. Bisognerebbe formare una sorta di stella. Quindi si procede con l’accensione del fuoco, prima della disposizione della carbonella.
Una volta che questa diventa rossastra è possibile soffiarci sopra, eventualmente con l’aiuto di un soffietto. Poi si può aggiungere altra carbonella, aspettando che diventi rovente. Dopo circa 10 minuti, dopo un po’ di riposo, dovrebbe verificarsi un velo di cenere bianca. Solo adesso è possibile procedere alla cottura.
Carne pesce e verdure: come vanno grigliate
E’ importante ricordare che per i pesci di piccola taglia è necessaria la doppia griglia. Si può utilizzare quella tradizionale invece, per quelli di grandi dimensioni.
Alcune verdure necessitano una punzecchiata e una frequente girata sulla griglia. E’ il caso del peperone, per esempio. Certamente quelle più adatte sono pomodori, melanzane, funghi e zucchine, che vanno tagliate spesse.
Per la carne, invece è importante non punzecchiare, badando alla trasudazione. Se questa risulta di colore rosato la carne sarà al sangue, se è chiara è cotta, se è marroncino ben cotta.
Il pensiero di Michele Ruschioni
Abbiamo intervistato Michele Ruschioni, giornalista e autore del libro “Braciami ancora, la tribù del barbecue” per conoscere il suo parere in merito alla questione.
“Io credo che bisogna abbracciare il buon senso” dice Ruschioni al nostro giornale – “Soprattutto in questo periodo storico che vede i barbecue tacciati dei peggiori crimini dell’umanità. In questo momento mettere un divieto del genere garantisce prime pagine ai sindaci“.
Trova che ci siano altre motivazioni alla base?
“E’ un movimento preso di mira. Perché sui barbecue cucini la carne e la moda green e veg certe cose vanno fatte senza farsi vedere. Manca una buona dose di buon senso“.
Come può sposarsi la tradizione del barbecue con le nuove necessità del green, della salvaguardia dell’ambiente?
“Credo che debbano convivere come televisione e radio. Una volta si diceva che nessuno avrebbe mai guardato una scatola colorata. E invece i fatti hanno detto altro. Nessuna delle due poi ha preso il sopravvento. Penso siano realtà che debbano convivere“.
Ci sono delle modalità corrette per effettuare un barbecue?
“Basta non fare fumo. Stando attenti, se si tratta di carne, a non far colare il grasso. Ma un barbecue senza fumo è un po’ come una partita di calcio senza gol. Le partite che finiscono 0 a 0 non piacciono a nessuno. Il grigliatore avvezzo e competente è in grado di fare il giusto fumo. Quello più improvvisato, della domenica, avrà qualche difficoltà in più. Ma in fondo, quest’ultimo, non fa male a nessuno”.
Bisognerebbe seguire dei corsi allora…
“Noi li organizziamo infatti. C’è una tecnica precisa e delle accortezze da seguire”.
Cosa non si deve assolutamente fare durante un barbecue?
“Invitare un vegano. Si rischia di rovinare il clima di festa. Ho avuto modo di partecipare a grigliate dove c’erano vegani. Non hanno il giusto mood per divertirsi”.