Due arresti per usura nella capitale, interessi oltre il 200%
I due indagati, che attualmente si trovano in manette, sono residenti ad Albano Laziale e ad Alvito, situato nel centro del Frusinate
Un’operazione della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di due persone accusate per i reati di usura, tentata estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. I due indagati erano residenti ad Albano Laziale, in provincia della Capitale, e ad Alvito nel centro del Frusinate.
Le indagini
Come viene riportato in una nota della Guardia di finanza: “Il provvedimento del gip è stato adottato all’esito delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, le quali – originate dalla denuncia presentata da una presunta vittima di usura – hanno consentito di appurare che i due indagati, nel corso del tempo hanno concesso credito nei confronti di otto persone, facendosi promettere interessi usurai fino al 202% annuo e nei confronti di ulteriori 13 beneficiari ed esercitando abusivamente l’attività finanziaria”.
Secondo le prime ricostruzioni i due indagati, attraverso il meccanismo del cosiddetto “passaparola”incontravano soggetti bisognosi di “capitale illecito” . La restituzione doveva avvenire in rate, settimanali o mensili, con un’elevata quota di interessi richiesti.
Le prove
La Guardia di Finanza, dopo aver revisionato tutte le prove raccolte, conclude che il giudice “ha ritenuto raggiunta la gravità indiziaria in ordine ai delitti contestati, a testimonianza dell’efficacia dell’azione svolta dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Roma contrasto del fenomeno dell’usura, odiosa pratica criminale che tende a far ottenere ingenti guadagni, sfruttando lo stato di bisogno di soggetti in grave difficoltà. Nel corso delle perquisizioni effettuate presso le abitazioni degli indagati sono stati, inoltre, rinvenuti e sequestrati tremila euro in contanti e due orologi di pregio”.