“Devo darti una brutta notizia… e’ morto il mio amico orso. E’ morto Sandrino”. La voce, rotta dall’emozione, è quella dell’amica Antonietta Ursitti, dell’ufficio di Presidenza del PNALM. Avevo già ricevuto il comunicato stampa ufficiale che riguardava la morte del vecchio orso e immaginavo lo sconforto tra il personale del Parco che mi aveva accolto soltanto pochi giorni prima per farmi incontrare Sandrino e poi Lauretta e Yoga, due splendide femmine di Orso Marsicano custodite, insieme alla piccola Morena, nelle strutture abruzzesi.
Il mio incontro con il vecchio e bellissimo orso era stato tenero ed eccitante al tempo stesso. Trovarsi di fronte a Sandrino, un “vecchietto” di quasi 34 anni, regalava ancora emozioni forti. D’accordo, Il suo incedere non era più quello di un tempo, così come la vista, ormai era quasi cieco. Però continuava ad annusare l’aria e così tornava a vedere, a guardarti. Si avvicinava al mio obiettivo con cautela, con dolcezza. Nei suoi occhi la saggezza.
La storia di Sandrino era iniziata nell’agosto del 1982 quando venne recuperato dalle guardie del Parco che lo trovarono solo, abbandonato. Pesava solo 10 kg. Malnutrito, disidratato e malato era stato probabilmente abbandonato dalla madre in difficoltà favorendo la crescita dei fratelli più robusti, come natura vuole.
Subito ricoverato nelle strutture di Pescasseroli, venne curato lungamente e salvato da morte certa. Da lì, nel 1999, una volta guarito, era stato trasferito a Villavallelonga dove sarebbe rimasto fino al 23 dicembre del 2014 per poi fare rientro presso la sede centrale dell’Ente Parco.
Nel frattempo la fama dell’orso Sandrino era cresciuta tanto che era divenuto, suo malgrado, un vero e proprio ambasciatore del Parco. Grazie a lui, infatti, si moltiplicò l’interesse verso la sua specie che già da allora era in forte pericolo di estinzione a causa dell’uomo. La sua vita, a cominciare dal suo ritrovamento di quasi 34 anni fa, era stata fondamentale per far riscoprire le meraviglie del Parco Nazionale all’opinione pubblica.
L’esperienza di vita del vecchio orso è stata importantissima anche relativamente alla piccola Morena, l’orsetta ritrovata pochi mesi fa sui monti del Parco. Anch’essa abbandonata come Sandrino, sta seguendo un programma particolare che la vedrà protagonista del primo tentativo di reintroduzione in natura tentato in Italia. A proposito di questo, il comunicato ufficiale del PNALM chiude così: “…Per questo, con un pizzico di fantasia e tanta passione per le storie a lieto fine, ci piace legare il destino di questi due splendidi animali: Sandrino se n’è andato quando 'ha sentito' che il suo sacrificio era servito a salvare altri orsi”.
E allora grazie, grande vecchio. Grazie per avermi dato la possibilità di incontrarti così da vicino. E’ stato un privilegio.
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