Ecco com’è l’italiano in aeroporto, quando ritorna a casa…

Il viaggio comincia. Tra poco si torna a casa, alla consuetudine di tutti i giorni, al telegiornale che regala solo brutte notizie

Non è necessario chiedere informazioni. In qualsiasi aereoporto, il cancello per l'imbarco per Roma lo riconosci dal casino che fanno i ragazzini e da quanto urlano le mamme. Accompagnate da mariti con tanto di cresta alla Najingolan. Che fa molto Roma giallorossa, che fa molto: "Noi semo daa capitale", che fa molto coattoantico. Che fa piuttosto pena. Durante la fila che ci accompagna al nostro posto, all' interno dell'aereo, i più socievoli si scambiano le esperienze ed ognuno prova a far capire che la propria vacanza è stata la migliore salvo essere traditi da inaspettati vuoti di memoria. Una signora toscana, parla del posto dove ha alloggiato per 15 giorni e alla domanda: "Come si chiama?" Già non si ricorda nulla e prova ad abbozzare un nome improbabile …

C'è l 'italiano che ha la faccia di quello che non vede l'ora di tornare per raccontare tutto agli amici e magari organizzare una di quelle cene pallosissime dove escono fuori milioni di fotografie inutili a fiori rarissimi oppure a piscine invase da ultracorpi. C'è anche un'altra tipologia italica è lo vedi dalla faccia. Quella che non ha nessuna intenzione di tornare perché deve affrontare mille problemi, ha il condominio da pagare, la macchina dal meccanico ma si è sputtanato tutti i soldi con questa vacanza! C'è la coppia scoppiata che ha tentato invano di recuperare il rapporto con la vacanza stile "ultima spiaggia" ma come si rimettono seduti sull' aereo, l'uno di fianco all'altro ,ricominciano a litigare meglio di prima, anzi se vogliamo anche con un filo di odio in più. Non manca mai la signora brillantissima che sembra abbronzata con il bergamotto.

Convinta di avere, in una sola settimana di vacanza, appreso usi e costumi dell' isola alla stregua di un pescatore del luogo, saluta gli assistenti di volo, italianissimi, in lingua spagnola… Vi lascio immaginare la faccia dei poveri malcapitati. Si notano coppie stralunate e fuori contesto… Hanno finito la vacanza d'accordo, ma siamo a giugno… Perché ti vesti come se fossimo a novembre ?

Il viaggio comincia. Tra poco si torna a casa, alla consuetudine di tutti i giorni, al telegiornale che regala solo brutte notizie. A quei programmi estivi dove devi ridere per forza perché il comico stesso ride alle proprie battute , alle domande tipiche della stagione tipo: "Che famo a ferragosto?" Sale un velo di malinconia che riporta tutti coi piedi per terra anche se ancora dobbiamo atterrare … Si torna al lavoro per chi ancora ce l'ha… E mentre l aereo decolla qualcuno si fa il segno della croce … Con la speranza di non perderlo… L italiano è questo. Un po' triste come la canzone di Paolo Conte, però simpatico, amichevole… Semplice … e mentre abbozzo un paragone con altri modelli di turista mi accorgo di non sentirmi di appartenere a nessuno di questi. Il giusto atteggiamento di chi la vacanza la deve ancora iniziare … Quello spirito ottimistico che può aiutare ad affrontare i problemi piccoli e grandi che si presentano da domani. Tipo: Dove avrò messo le chiavi di casa?
 

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