Sappiamo il loro pensiero riguardo le grandi problematiche e le questioni particolari che ci interessano. Leggiamo le loro dichiarazioni, i commenti sui social media, vediamo gli interventi nelle Aule istituzionali, ma al di fuori del contesto politico chi sono le donne e gli uomini che ci rappresentano? Come trascorrono il tempo libero? Come è stata la loro fanciullezza?
Queste e altre curiosità cercheremo di esaudire attraverso la rubrica “Ritratti”.
Oggi conosceremo da vicino Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione consiliare della Regione Lazio – Lavoro, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione e diritto allo studio, eletta nel Pd.
Ecco il racconto della sua vita nelle diverse fasi, dalla fanciullezza fino al momento presente. Una narrazione condita con i suoi interessi, le sue passioni.
La scuola per me è sempre stata molto importante. Alcune delle insegnanti che ho incontrato nel percorso scolastico hanno profondamente segnato la mia vita, condizionando il mio carattere e facendomi diventare la persona che oggi sono. Ho frequentato la scuola dell’infanzia, le scuole elementari e medie a Valmontone, la mia città.
Ero una bambina molto timida e la mia maestra se ne rese subito conto, ma di fronte alle mie complessità, mi diede subito fiducia, lavorò sulla mia insicurezza e tirò fuori il meglio di me. Diventai in poco tempo la migliore della scuola e risultati eccellenti continuarono anche alle scuole medie.
Amavo studiare e a 14 anni volevo iscrivermi all’Istituto Alberghiero per seguire il sogno di diventare una Chef. A farmi cambiare idea arrivarono due grandi mentori, i miei professori delle scuole medie di italiano e matematica.
La prima, che ho recentemente provato a rintracciare, mi ha trasmesso la passione per la lettura, facendomi scoprire alcuni titoli e autori fondamentali per la mia crescita come Silone, Sciascia, Morante, Pirandello.
Il secondo era stato il segretario prima del PCI poi del PDS della sezione di Valmontone, un grande esempio culturale e politico. Entrambi convocarono la mia mamma e mi “costrinsero” di fatto a frequentare il Liceo Classico.
Arrivai quindi al Mancinelli, succursale di Velletri, e all’incontro con un altro professore, questa volta di storia e filosofia, che condizionò la mia vita trasmettendomi la curiosità per la politica.
Dopo il diploma sono seguiti gli studi di giurisprudenza, l’esame all’abilitazione della professione di avvocato, master nei bilanci consolidati negli enti locali e un master per la professione di addetto stampa. Ora sto pensando seriamente di tornare al mio primo amore e iscrivermi di nuovo all’Università, alla facoltà di Matematica. Si vedrà.
Il primo amore è quello attuale con Marco, manager nella logistica e consulente per la Nazionale Italiana Calcio. Romanista e amante della vita, del buon cibo, dell’ottimo vino e del mondo. Ci siamo messi insieme quando avevo 17 anni. Io andavo in bicicletta e lui in vespa.
Ci siamo persi e ritrovati più volte, fino ad arrivare a oggi. Io ancora continuo a pedalare su una bicicletta e lui a correre in vespa. Insieme abbiamo viaggiato molto, ci aspettano nuovi orizzonti.
La vita mi ha tolto e dato molto, soprattutto in termini di sentimenti. Le amicizie mi hanno salvato più volte. Il mio gruppo di amici storici si è formato quando avevo 10 anni ed è ancora unito, anche se ognuno ha preso strade differenti.
Tra gli amici storici c’è Alessandra, grande produttrice vinicola, e Agostino, il mio compagno di banco dall’asilo alle scuole medie, con il quale ho condiviso molte gioie e dolori, ma anche tanti episodi divertenti.
C’è il mio amico e fratello Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro, con lui ho spartito molte battaglie politiche e gran parte della mia vita. Insieme a Pierluigi, da giovanissimi, è iniziato l’attivismo ambientale per il nostro territorio, la Valle del Sacco. Allo stesso tempo si è dato l’inizio a un percorso di rinnovamento della classe politica locale.
È uomo colto e gentile e la persona che chiamo nei miei momenti di fragilità. Ancora Rocco, un compagno di tante lotte con il quale ho affrontato il viaggio dentro il partito pieno di tante sconfitte, ma anche grandi soddisfazioni, come la mia elezione in Consiglio regionale e la sua a segretario provinciale del Partito.
Antonella, conosciuta tanti anni fa dentro al partito, sempre al mio fianco e con la quale condivido le politiche per le donne. La mia migliore amica nonché compagna di banco al liceo, Novella.
Una fedele consigliera di immagine, compagna di viaggi e festeggiamenti e, oltre le frivolezze, un faro che mi aiuta sempre a ritrovare stabilità. E poi mia sorella Daniela, il mio braccio destro, il pilastro fondamentale del mio equilibrio. Medico veterinario, dirigente ASL, guarda e tocca gli animali con dolcezza, riservatissima e assente dai social, completamente differente da me eppure perfettamente in sintonia.
Nuoto, nuoto, nuoto fino quasi ad arrivare a livello agonistico. L’acqua è il mio elemento naturale. Ho giocato a tennis e sciato fino a quando non ho rotto i legamenti del ginocchio. Amo pedalare in bicicletta all’aria aperta e in mezzo alla natura.
Nella mia famiglia si è sempre respirata aria politica. Mio zio è stato sindaco del PCI per circa 20 anni nel Comune di Paliano, in provincia di Frosinone. Mia madre però mi ha imposto, prima dell’attivismo, di studiare e di laurearmi. Mentre ero all’università ho comunque coltivato la mia passione per la scrittura e successivamente sono diventata giornalista pubblicista con il quotidiano L’Unità.
Ho collaborato anche per una TV locale sotto la guida di Francesco Vergovich, anche lui di Valmontone. Sono sempre stata iscritta al partito, prima DS e infine, da quando è nato, al Partito Democratico. L’allora Segretario di Federazione, Antonio Rugghia, mi chiese di candidarmi alle elezioni primarie di collegio.
Arrivai prima, nonostante i tanti amministratori candidati e quindi decisero di candidarmi alle elezioni provinciali con Nicola Zingaretti Presidente. Avevo 30 anni, la vita mi sorrideva. Accettai la candidatura, ma il destino a volte gioca brutti scherzi e dopo 15 giorni dall’accettazione a mia madre fu diagnosticato un tumore aggressivo alla mammella.
A causa di questo terribile male, perse la vita, qualche anno dopo. Durante la campagna elettorale delle elezioni provinciali ho conosciuto Claudio Mancini, allora Assessore regionale al turismo che decise di sostenermi nella campagna elettorale, contro tutto e tutti. Mi sostenne con varie iniziative e da lì nacque il nostro rapporto politico.
Finii la campagna elettorale, non venni eletta, ma presi più di 10 mila voti e cominciai a collaborare con Mancini. Un grande dirigente politico, spigoloso, di poche parole e molto severo. Mi ha teso la mano in un momento di difficoltà e ha scommesso su di me.
Merita lealtà che per me, in politica, è ancora un grande valore. Ama investire sulle nuove classi dirigenti, cosi sta facendo con Riccardo Corbucci, dirigente del Partito Democratico Romano. Grazie a lui ho conosciuto Roberto Gualtieri, che seguo da sempre con immensa stima e affetto, un grande uomo e un politico raro.
Poi sono stata eletta nel mio Comune, anche lì, con sorpresa di tutti, prima degli eletti. Ho ricoperto la carica di Vice Sindaca con delega, fortemente voluta, alla Cultura e alle Politiche sociali.
Per chi ama la politica, occuparsi della propria comunità è l’esperienza più bella che possa capitare e ora in Regione Lazio sto portando tutto l’amore e l’esperienza per e dal territorio che mi da ogni giorno nuova forza di combattere al fianco delle donne, per le bambine e i bambini, i giovani e per la dignità del lavoro.
Cento anni di solitudine, L’eleganza del riccio, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Lessico familiare.
Ho una passione per Lucio Dalla: L’ultima luna, Angeli, La sera dei miracoli, Stella di mare…insomma tutte. Fabrizio De André e poi il grande Ennio Morricone e i concerti di Vasco Rossi, ne ho persi davvero pochi.
Ho un debole per Marcello Mastroianni, di cui conservo gelosamente litografie. Tra i tanti film, quelli che mi fanno sempre emozionare sono sicuramente “C’era una volta in America“, “La pazza gioia” e tutte le storie di Paolo Virzì, mi fa impazzire.
Sono un’appassionata di cucina. Mi piace il mangiar bene, ma soprattutto cucinare. Amo impastare, preparare le crostate, sentire il profumo che dal forno investe tutta la casa. Per questa passione devo molto alla mia, e vostra, cara amica Anna Dente che purtroppo ci ha lasciati da poco tempo.
Una donna formidabile, che mi ha sostenuta e e accompagnato in tutti i momenti difficili e aiutata a ritrovare sempre la giusta energia. Anna è stata un punto saldo nella mia crescita, mi ha permesso di fare esperienza culinarie incredibili, e soprattutto, mi ha trasmesso l’amore e la passione per il suo mestiere.
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