Mercoledì 9 settembre, si è tenuta la presentazione delle liste a sostegno del candidato sindaco per la città di Colleferro Rocco Sofi.
A Piazza Gobetti l’iniziativa elettorale si è svolta in un’atmosfera surreale. È aperta infatti la ferita della comunità colleferrina per via del terribile omicidio del giovane Willy avvenuto nella notte tra domenica e lunedì.
Il pomeriggio si apre con un minuto di silenzio in memoria del ragazzo di Paliano, dopodiché prende la parola Rocco Sofi. Sofi parte in sordina facendo una riflessione su come sia dipinta negativamente Colleferro in questi giorni in particolare dai media. Salvo poi ingranare la marcia attaccando Mario Cacciotti (pur senza mai citarlo direttamente) al quale dice che è stanco di sentirsi chiamato “traditore” in quanto la sfiducia che portò nel 2014 alla caduta della Giunta Cacciotti la firmò per via della sua incapacità di ascoltare e raccogliere le istanze presentate, dando ascolto al solo “cerchio magico che lo circondava”.
Sofi a questo proposito legge la lettera che nel 2013 portò in Consiglio comunale e con la quale, dimettendosi da capogruppo del Popolo della Libertà, dava di fatto il via alla crisi di governo.
Sofi poi critica apertamente la scelta della Regione Lazio di chiudere i reparti di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Colleferro che invece di essere potenziato con investimenti su personale e macchinari, è stato smantellato e fatto diventare “un ospedale di secondo livello”.
La parola passa poi a Roberta Angelilli, ex europarlamentare, ex consigliere regionale e storica amica di Rocco Sofi, per mezzo della quale negli anni Colleferro ha portato avanti molte istanze sia al Parlamento europeo, con l’interrogazione sulla scelta di ACEA come gestore idrico a Colleferro, sia alla Pisana dove si scagliò contro la chiusura dei termovalorizzatori di Colle Sughero.
A seguire il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Massimiliano Maselli che ha posto l’accento sul tema della sicurezza. In particolare, sul punto del programma elettorale che prevede un potenziamento della video sorveglianza su tutto il territorio comunale. E inoltre sulla decisione definita “a orologeria” della Regione Lazio di chiudere la discarica e i termovalorizzatori di Colleferro solo a gennaio 2020, ovvero a pochi mesi dalle elezioni comunali.
Molto intenso l’intervento del capogruppo alla Camera dei Deputati Francesco Lollobrigida che rispedisce al mittente l’accusa di tradimento fatta a Sofi e ricorda il suo tentativo di unificare le forze del centrodestra nel tavolo delle trattative per le elezioni comunali, saltato solo per colpa dei personalismi di “chi diceva o io o nessun’altro”.
Chiude la presentazione delle liste Giorgio Salvitti, per il quale sono state spese parole al miele in particolare dal consigliere regionale Giancarlo Righini che nel suo intervento ha elogiato il suo gesto di responsabilità che lo ha portato a scegliere di fare un passo indietro “per favorire una convergenza più ampia nella coalizione di centrodestra”.
Salvitti ha quindi ringraziato tutti i candidati delle liste a sostegno di Rocco Sofi (nominandoli uno ad uno).
Poi ha lanciato l’appello a tutti di andare nelle case dei colleferrini in modo propositivo, “parlando dei progetti e delle idee che la nostra coalizione ha in programma per la Colleferro del futuro”.
Di Chiara Marricchi
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