Politica

Elezioni Europee 2014: trionfa il Pd di Matteo Renzi

Risultato storico per il Pd di Matteo Renzi (40,8%) che vince le elezioni europee e ottiene 31 seggi, davanti a M5S che ottiene un risultato nettamente inferiore alle aspettative (21,2%) con 17 seggi guadagnati. Tonfo di FI che non raggiunge neanche la soglia del 20% (16,8%), ottiene 13 seggi, mentre NCD di Angelino Alfano supera la soglia del 4%, anche se di poco (4,4%) e ottiene 3 seggi. La Lega di Salvini raggiunge inaspettatamente il 6,2% (5 seggi) e la lista sinistroide TSIPRAS ottiene il 4,0% dei voti (3 seggi).

Questi alcuni commenti a caldo: Renzi: “Ha vinto la speranza, Italia più forte della paura, avanti con le riforme”. Grillo mima una pugnalata al cuore e dice: “Grazie ai 5 milioni di italiani”. FI: “Ricostruire il centro-destra”. Lega, la soddisfazione di Salvini “Siamo risorti”. Alfano: “La tempesta non ci ha travolti, siamo sopravvissuti allo tsunami”:

Fuori i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e i montiani di Scelta Europea.

Consistente, quindi, l’affermazione del Pd che doppia il risultato del M5S a dispetto dei pronostici. I pentastellati hanno cambiato il loro hashtag e motto della campagna elettorale da #vinciamonoi a #vinciamopoi e perdono circa 3 milioni di elettori.

I complimenti a Renzi arrivano anche da Pier Luigi Bersani che in mattinata twitta: “Adesso riprendiamoci le nostre responsabilità in Italia e in Europa”.

Intanto il capo del Carroccio Salvini tende la mano a Berlusconi e dice: “Ci davano per morti e, invece, siamo il 4° partito” e “Io lancio un’opportunità e una sfida a Silvio Berlusconi, a FI e NCD, ci sono ancora alcuni giorni per firmare 6 referendum importantissimi in tutti i comuni italiani per cancellare la legge Fornero, per togliere dalle strade la prostituzione, per reintrodurre il reato di immigrazione clandestina, un centro-destra sano, va in comune domani e firma, e su questi presupposti possiamo tornare a costruire un’alternativa a Renzi che oggi è vincitore, però vincitore sulle promesse” e annuncia che vedrà Le Pen, vincitrice in Francia e inizieranno insieme a lavorare per un’Europa diversa”.

Nel resto d’Europa, oltre al risultato sorprendente del Front National, partito euroscettico di estrema destra di Marine Le Pen, vincitrice in Francia con il 25,1% dei voti, per la prima volta nella storia, anche in Inghilterra vincono gli euroscettici del partito UKIP con il leader Nigel Farage, che raccolgono il 27,5% dei suffragi. E Farage tende una mano ai 5 stelle. “Vorrei incontrare Beppe Grillo e discutere con lui delle nostre politiche che hanno molto in comune” ha dichiarato.

Oltre che in Francia e Gran Bretagna il vento euroscettico soffia anche in altri Paesi europei e al gruppo di Le Pen, al quale non vuole aderire Farage, e che molto probabilmente prenderà il nome di European Alliance for Freedom, dovrebbero aderire il partito della libertà olandese di Geer Wilders e l’austriaco FPOE, il partito fondato negli anni ’90 da Haider.

La CDU di Angela Merkel si conferma il primo partito in Germania (35,3%), anche se è il peggiore risultato del partito dal 1979 in Europa. In crescita SPD dell’antagonista Shultz con il 27,2%.

In Grecia il partito di sinistra radicale SYRIZA è primo. “Ve l’avevo detto la scorsa settimana, i gol più belli vengono segnati nel secondo tempo” è il primo commento del leader di SYRIZA, Alexis Tsipras. Da notare, però, che il terzo partito è ALBA DORATA che, nonostante gli arresti e le gravi accuse dei reati, ottiene quasi il 10%.

Disfatta in Spagna sia per il partito popolare del premier Mariano Rajoy, sia per il PSOE, che passano rispettivamente dai 24 ai 16 deputati e da 23 a 14. IZQUUIERDA UNIDA ottiene 6 seggi, il neonato movimento PODEMOS diventa il 4° partito con 5 seggi.

In Europa, comunque, il primo partito rimane l’EPP (Partito Popolare Europeo), che è sempre in maggioranza, anche se gli euroscettici promettono battaglie in parlamento e filo da torcere verso gli europeisti convinti, mentre Renzi promette che la risposta agli euroscettici è il riformismo italiano.

Luca Vergovich

Giornalista, inizia giovanissimo a condurre trasmissioni radiofoniche a Roma e a Londra. Realizza una lunga serie di interviste per la radio ad alcune tra le figure più influenti degli anni '90 e 2000. Autore e conduttore di una delle trasmissioni più singolari di "Rai Radio 1": "La canzone del campione". Dal 2013 è editore de "Il Quotidiano del Lazio".

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