Le elezioni europee e amministrative dell’8 e 9 giugno 2024 in Italia hanno rivelato un panorama politico dinamico, con importanti cambiamenti nei rapporti di forza tra i principali partiti. I risultati parziali, con l’88% delle sezioni scrutinate, mostrano un netto successo per Fratelli d’Italia (FdI) e Partito Democratico (Pd), mentre il Movimento 5 Stelle (M5s) registra una significativa flessione.
Fratelli d’Italia, guidato da Giorgia Meloni, si conferma come il primo partito italiano con il 29,07% dei voti. Questo rappresenta un incremento rispetto alle politiche del 2022 (26%) e un balzo straordinario dalle europee del 2019 (6,44%). FdI è il primo partito in tutte le circoscrizioni ad eccezione del sud, dove prevale il Pd. Meloni ha ottenuto un numero impressionante di preferenze personali, superando i due milioni di voti, dimostrando una forte leadership e una crescente popolarità.
Il Partito Democratico ha visto una crescita significativa, raggiungendo il 24,21% dei voti, rispetto al 19,1% delle politiche del 2022 e al 22,74% delle europee del 2019. Il Pd è la forza principale nel sud e in diverse regioni chiave come Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Basilicata. Elly Schlein, la leader del Pd, ha raccolto un notevole supporto, specialmente nelle circoscrizioni del centro e delle isole.
Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) ha ottenuto il 6,62% dei voti, quasi raddoppiando il risultato delle politiche del 2022 (3,6%), ed eleggendo anche Ilaria Salis. Questo risultato riflette un crescente sostegno per le politiche ecologiste e sociali. Avs ha raggiunto una percentuale a doppia cifra in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, evidenziando un consenso locale significativo.
Forza Italia (FI) e Lega hanno registrato un lieve miglioramento. FI ha ottenuto il 9,57%, mentre la Lega si è attestata al 9,24%. Tuttavia, la Lega ha visto un calo drammatico rispetto al 34,26% delle europee del 2019, segnalando una diminuzione del consenso tra gli elettori. FI è risultata prima in Sicilia e Calabria, mentre la Lega è seconda in Molise.
Il Movimento 5 Stelle ha subito una notevole riduzione, scendendo al 9,66% dai precedenti 15,4% delle politiche del 2022 e 17,06% delle europee del 2019. Questo calo significativo potrebbe indicare problemi interni e una disillusione tra gli elettori. Carolina Morace e Pasquale Tridico sono emersi come i principali leader del M5s nelle circoscrizioni centrali e meridionali.
I partiti liberali, come Stati Uniti d’Europa e Azione, non sono riusciti a superare la soglia di sbarramento del 4%, ottenendo rispettivamente il 3,64% e il 3,31%. Questa esclusione dall’Europarlamento rappresenta una battuta d’arresto significativa per questi movimenti.
Un dato preoccupante è il calo dell’affluenza alle urne, scesa per la prima volta nella storia sotto il 50%, attestandosi al 48,21% rispetto al 54,5% del 2019. Questo riflette una crescente disillusione o disinteresse da parte degli elettori italiani nei confronti della politica attuale.
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