Elezioni, hanno vinto Conte e Zingaretti: l’opposizione dovrà attendere

Queste elezioni sono un’importante cartina di tornasole per Governo e opposizione. Sul referendum: basta obiettare che la democrazia “costa”

Elezioni

Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte

Per quanto riguarda le elezioni amministrative il dato politico importante è che hanno vinto in due: Nicola Zingaretti e il presidente Conte. Il primo direttamente e il secondo indirettamente. Sono loro che escono enormemente rafforzati; in parte anche Luigi Di Maio per l’esito del referendum sul taglio dei parlamentari. Se non fosse finita 3 a 3 ma 5 a 1 la segreteria Zingaretti sarebbe stata a forte rischio e di conseguenza il governo. Un Pd più stabile rende anche il governo più stabile.

Chi voleva “la spallata”, ovvero il centro-destra di Salvini e Meloni più che Berlusconi, hanno fallito anche questa volta e dovranno aspettare ancora un bel po’, perché a questo punto mi sembra improbabile che Conte possa cadere prima della scadenza naturale della legislatura. Queste erano elezioni cartina di tornasole in tal senso, non ci saranno altri appuntamenti importanti. Ci saranno le votazioni per il sindaco di roma la prossima estate ma certamente questo era l’appuntamento fondamentale.

Inoltre, anche se dovesse vincere ovunque il centro-destra, saremmo a ridosso del semestre bianco.

Sul referendum per il taglio dei parlamentari

A chi dice che il taglio dei parlamentari è una buona cosa perché risparmieremo del denaro pubblico, risponderei che la democrazia non può essere considerata solo un costo e in base alle risorse per concretizzarla. La democrazia non può essere valutata solo economicamente. Le istituzioni democratiche hanno un costo, ma questo argomento lascia il tempo che trova. Una provocazione: dato che hanno un prezzo chiudiamo tutto il parlamento?

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